Pubblicato il 4 Aprile 2025
Arrestato e rimpatriato in Italia un cittadino egiziano, considerato uno degli organizzatori di uno dei più ingenti sbarchi di migranti degli ultimi anni. L’uomo era fuggito da Terracina dopo aver eluso i domiciliari, facendo perdere le proprie tracce per mesi, fino a quando è stato localizzato nel Regno Unito, dove lavorava sotto falsa identità in un noto ristorante londinese.
Dalla fuga alla cattura: la lunga ombra della giustizia
L’uomo era stato fermato nel 2022 dalla Polizia di Stato di Ragusa, nell’ambito di un’inchiesta sul traffico internazionale di esseri umani. Le indagini avevano portato alla luce il suo presunto ruolo di organizzatore del trasferimento marittimo di 463 migranti, ai quali era stato garantito l’ingresso irregolare in Italia in cambio di denaro.
In attesa di giudizio, l’indagato era stato posto agli arresti domiciliari a Terracina, con braccialetto elettronico. Tuttavia, dopo pochi mesi, aveva manomesso il dispositivo e si era dileguato, lasciando dietro di sé solo un indirizzo fantasma.
La svolta grazie all’Interpol e al lavoro del Commissariato di Terracina
Fondamentale si è rivelata la sinergia tra la Polizia di Terracina e gli organismi di cooperazione internazionale, che hanno ricostruito con precisione i movimenti del fuggitivo. I sospetti si sono subito concentrati sul Regno Unito, dove l’uomo era riuscito a trovare impiego nel settore della ristorazione.
Grazie a un mandato di arresto europeo, attivato attraverso il canale Interpol, il cittadino egiziano è stato arrestato a Londra e, al termine delle procedure legali, estradato in Italia. Lo scorso 31 marzo, è atterrato a Roma Fiumicino ed è stato immediatamente condotto presso il carcere di Regina Coeli, in esecuzione dell’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Tribunale di Ragusa.