Pubblicato il 31 Ottobre, 2020
E’ arrivata la data storica, quella dell’inaugurazione. Dopo mille traversie, oggi finalmente Berlino avrà un aeroporto all’altezza della sua importanza strategica e di capitale. Lo scalo di Berlino-Brandeburgo è stato costruito accanto a quello di Schönefeld, il più trafficato sinora, che si trova a sud della città.
L’altro aeroporto berlinese è quello di Tegel, situato a nord-ovest della città, piuttosto centrale. C’è n’era, fino al 2008, scrigno di tanta storia tedesca, un quarto: Tempelhof venne trasformato in parco pubblico proprio per la costruzione del nuovo scalo, che doveva essere inaugurato nove anni fa.
Molti sono stati i problemi per dare a Berlino un aeroporto all’altezza. Ritardi di ogni genere, un costo finale di 4 miliardi in più, errori di progettazione per gli spazi commerciali, stop forzati per cause giudiziarie in corso, dovute alle proteste degli abitanti della zona: i lavori sono iniziati nel 2006 e solo ora lo scalo è terminato – e poi in epoca di pandemia, “viaggerà” al 25% della sua potenza.
Il “Willy Brandt”, così si chiama in omaggio allo statista tedesco, sarà da ora però fondamentale per lo snodo dei milioni di passeggeri che partono e arrivano nella capitale tedesca. Non ha rappresentato, nella sua costruzione, il modello produttivo ed efficiente della Germania, ma ora sembra tutto finito. Si può partire.