Un tifoso veneto di 22 anni, presente sugli spalti per la partita Vicenza-Cosenza di giovedì scorso, valida per i playout di Serie B, si è beccato un Daspo di 5 anni.
Il provvedimento del Questore gli impone il divieto di avvicinarsi allo stadio Menti di Vicenza nel raggio di 500 metri. Il razzista 22enne aveva postato quello che per lui, evidentemente, era un vanto, una medaglia da esibire, così come d’altronde lascia supporre il divertito consenso di chi gli stava accanto nello stadio, ma poi lo ha cancellato, probabilmente cedendo alla codardia. Quella che lui stesso esprime all’inizio della registrazione del filmato, quando afferma di sperare di non essere riconosciuto da qualcuno.
Ma gli agenti della Digos di Vicenza e la polizia postale lo hanno identificato lunedì e gli hanno convocato per il Daspo.
Ma non finisce lì.
La Procura avvierà un’indagine per la gravità delle espressioni pronunciate e diffuse.
“Ho disposto il Daspo per la durata di cinque anni in considerazione della gravità dei fatti, del contesto in cui il giovane ha espresso quelle frasi deplorevoli, delle modalità attuate e dei toni che ha usato, con il serio rischio di creare problemi di ordine e sicurezza pubblica”, ha dichiarato all’Ansa il questore di Vicenza Paolo Sartori.
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