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Matteo Messina Denaro

Gioielli e scatole vuote scoperti nel secondo bunker di Messina Denaro: il sospetto dei documenti fatti sparire

Pubblicato il 19 Gennaio, 2023

Gli agenti della Guardia di Finanza e dei Carabinieri, insieme al procuratore Paolo Guido, hanno scoperto una stanza segreta piena di gioielli, ma anche di scatole vuote, nel secondo nascondiglio del boss Matteo Messina Denaro trovato ieri, mercoledì 18 gennaio, a Campobello di Mazara, in Sicilia, a pochi metri dal primo rifugio scoperto subito dopo l’arresto dell’ex latitante.

Il secondo rifugio era situato in un appartamento al piano terra di via Maggiore Toselli 34. Dietro un armadio con un fondo scorrevole, c’era una porta blindata che nascondeva una stanza di tre metri per due.

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Durante la perquisizione, gli investigatori hanno scoperto una vasta quantità di gioielli, tra cui collane, bracciali e pietre preziose, nonché vassoi d’argento. Tuttavia, hanno anche individuato numerose scatole vuote, il che fa pensare che potessero contenere documenti del boss che sono stati rimossi prima dell’ispezione. L’appartamento in questione appartiene a Enrico Risalvato, che in passato è stato accusato di associazione mafiosa ma poi assolto. Suo fratello Giovanni, un imprenditore, è stato invece condannato a 14 anni di carcere e attualmente è in libertà dopo aver scontato la sua pena.

“Lì dentro c’è tutta roba della mia famiglia” ha detto Enrico Risalvato, ai carabinieri, mentre stavano perquisendo la sua abitazione: agli inquirenti però la sua versione dei fatti non convince.

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