La Guardia di finanza di Castelfranco Veneto ha sequestro oltre 46 tonnellate di pellet confezionati con indicazioni ingannevoli sul paese di provenienza.
Da un’attenta analisi sulle certificazioni la merce, che riportava la dicitura “made in Italy”, è risultata prodotta all’estero e poi imbustata in Italia. Con questo trucco un commerciante cinese riusciva a garantire ai propri clienti un prezzo assolutamente concorrenziale rispetto a quello della merce realmente prodotta in Italia.
L’intervento dei finanzieri è proseguito in un secondo magazzino, gestito anche in questo caso da un negoziante cinese, alle porte di Treviso, dove sono stati rinvenuti e sequestrati altri 1.368 sacchetti di pellet, per un peso di oltre 20 tonnellate. Risalendo la “filiera”, le Fiamme gialle hanno infine controllato la società distributrice della merce, con sede a Cassola (in provincia di Vicenza), sequestrando, all’interno di un capannone, altre 25 tonnellate di prodotto, pronte per essere consegnate ai dettaglianti per la vendita. I due titolari delle ditte coinvolte sono stati denunciati alle Procure della Repubblica di Treviso e Vicenza per il reato di vendita di prodotti industriali con segni mendaci.
Il blitz è stato messo a segno pochi giorni dopo i sequestri su strada di oltre 117 tonnellate di pellet contraffatto, a salvaguardia delle eccellenze nazionali e della corretta competizione sul mercato.
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