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Sequestro di Kata, scoperto un dettaglio inquietante: arriva la svolta nel caso?

Pubblicato il 14 Giugno, 2023

Continuano senza sosta le ricerche della piccola Kata, una vicenda torbida costellata da episodi a dir poco sconcertanti che non fanno altro che rendere ancora più fitta e nebulosa la trama di questa storia. Pochi giorni fa la mamma della piccola, dopo la sua deposizione in Procura, ha ingerito della candeggina, e anche il padre ha tentato il suicidio due volte in carcere.

Intanto però è spuntato un testimone che, con le sue dichiarazioni, potrebbe avere aperto una pista ai carabinieri che almeno hanno una traccia da seguire.

“L’ho vista trascinare via con la forza”. Siamo alla svolta?

Un testimone, ascoltato dai pm Christin Von Borries e Giuseppe Ledda, ha dichiarato: “L’ho vista trascinare via con la forza”. Ha inoltre aggiunto che la bambina è stata portata via oltre il cortile dell’ex hotel occupato, verso il palazzo affianco, in un orario compatibile con la sua scomparsa.

Gli investigatori hanno trovato una terza via di fuga, oltre a quella su via Boccherini e su via Monteverdi, dove solitamente giocano i bambini. Si tratta di una porta su una parete che dà sul retro, dove non ci sono telecamere.

Durante le perquisizioni è stata trovata chiusa, ma i bambini hanno detto di essere a conoscenza da tempo di quell’uscita che loro hanno chiamato “passaggio segreto”, ma la usavano raramente poiché lì un occupante ci aveva ricavato una stanza per dormire. Si ipotizza che il presunto rapitore l’abbia portata via proprio da quella porta.

Il mistero dello stupro dietro il rapimento di Kata

Si fa strada nel frattempo un’altra ipotesi: Kata potrebbe essere stata rapita per vendetta in seguito ad una violenza sessuale subita da una 15enne peruviana, che sarebbe avvenuta proprio nell’ex albergo.

Secondo quanto raccolto dagli inquirenti, la violenza si sarebbe consumata lo scorso febbraio. Alcuni occupanti dell’ex hotel, come riporta La Stampa, hanno dichiarato: “I parenti di quella quindicenne forse si sono vendicati perché la ragazza era stata abusata da qualcuno dell’hotel”.

Altri particolari sono stati dati dalla moglie di un uomo peruviano caduto da un balcone dell’hotel lo scorso 27 maggio: “Da noi c’è uno che gestisce l’affitto delle stanze. Quest’uomo un giorno ha litigato con la figlia. Durante la discussione è venuto fuori che una ragazzina di 15 anni era stata violentata da qualcuno nell’hotel. C’è stata anche una riunione tra tutti per discutere del fatto”. Come ha riportato la donna a quella riunione ci sarebbe stato anche il papà di Kata, in carcere da marzo per scontare una condanna per furto.

Continuano i misteri e gli enigmi di questo intricatissimo caso e l’ultimo c’è stato ieri, con la diffusione e l’affissione di criptici volantini con la scritta “sto bene” nella zona della sparizione della piccola. Non è ben chiaro se l’episodio possa essere collegato alla scomparsa di Kata o se si sia trattato di uno scherzo di cattivo gusto.

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