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Sesso in cambio di buoni spesa, l’accusa choc per il sindaco uscente di Pozzuoli

Secondo le intercettazioni audio e video il primo cittadino avrebbe avuto almeno tre incontri con una donna in difficoltà economiche.

Pubblicato il 15 Giugno, 2022

Nuovi guai in arrivo per Vincenzo Figliolia, sindaco uscente di Pozzuoli che nell’ultima tornata elettorale è risultato il più votato con quasi 2.000 preferenze, sul quale pendono accuse molto gravi: concussione e peculato.

Già indagato per i reati di turbativa d’asta e corruzione per gli appalti nel Rione Terra, come anticipato da Repubblica, contro il sindaco si è aperto un nuovo filone di indagine che lo accusa di aver fatto sesso con una donna in cambio di buoni spesa “Covid 19”.

Buoni spesa in cambio di sesso: microspie e telecamere avrebbero filmato gli incontri

Questo nuovo filone di indagine è una “costola” di un’altra indagine, quella che vede coinvolto Figliolia negli appalti al Rione Terra. I Pm Stefano Capuano e Immacolata Sica hanno voluto vederci chiaro e, quindi, hanno aperto un nuovo filone investigativo del tutto slegato da quello principale.

Figliolia avrebbe avuto almeno tre rapporti sessuali all’interno degli uffici comunali con una donna di 40 anni, in gravi ristrettezze economiche e già beneficiaria del reddito di cittadinanza, in cambio di buoni spesa emessi per far fronte all’emergenza Covid.

Come riporta Il Fatto Quotidiano, gli incontri sarebbero stati documentati da tre file audio-video ed i buoni spesa sarebbero stati “prelevati da cassetti dell’arredo del proprio ufficio”, come indicato nell’atto notificato. Le microspie e le telecamere erano state piazzate nell’ufficio di Figliolia per raccogliere utili indizi relativi all’indagine che vede accusato l’ex sindaco di turbativa d’asta e corruzione.

Secondo gli inquirenti Figliolia sarebbe stato a conoscenza delle difficoltà finanziarie della donna e avrebbe approfittato delle sue condizioni di indigenza, per “agevolare il disbrigo di pratiche amministrative”, facendosi ricambiare con prestazioni sessuali.

Per questo motivo i Pm, oltre all’accusa di peculato relativo all’illecito uso dei buoni spesa, hanno configurato anche il reato di presunta concussione sessuale.

Figliolia, assistito dall’avvocato Luigi De Vita, al momento non ha rilasciato alcun commento ma è probabile che fornisca la sua versione nei prossimi giorni.

L’inchiesta è ancora in una fase embrionale, quindi sarà compito dei magistrati verificare la fondatezza delle accuse nei confronti di Figliolia.

L’inchiesta sugli appalti al Rione Terra: l’altro filone d’indagine che vede coinvolto Vincenzo Figliolia

La principale inchiesta che vede coinvolto l’ex primo cittadino flegreo riguarda gli appalti per la riqualificazione del Rione Terra, ex centro storico di Pozzuoli che fu sgomberato dopo il terremoto del 1970 e riqualificato solo di recente.

La Procura di Napoli lo scorso aprile ordinò perquisizione negli uffici comunali ed anche nella casa di Figliolia, accusato di aver ricevuto denaro e la promessa di posti di lavoro per favorire la società che si è poi aggiudicata l’appalto. (Immagine d’apertura dal profilo facebook)

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