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Sesso nel confessionale e irruzione nelle stanze delle suore: profanato monastero

Pubblicato il 4 Giugno, 2022

“Cari Amici, ringraziamo quanti in queste ore ci stanno esprimendo la loro solidarietà per l’increscioso episodio verificatosi nel nostro Monastero. Chiediamo di mantenere la riservatezza sulla vicenda evitando la divulgazione delle immagini e rimuovendo quelle che ci ritraggono al fine di preservare il silenzio ed il raccoglimento che la nostra vocazione di monache contemplative richiede. Confidando nel vostro senso di responsabilità, assicuriamo a ciascuno la nostra intercessione e la nostra preghiera. Pax!”

Il post sorprendente è stato pubblicato da Suor Margherita.

Il refettorio del monastero San Basilio

E’ la badessa del monastero di San Basilio, a L’Aquila, che ospita otto suore di clausura.

Nel corso della Notte Bianca, improvvisamente, il luogo sacro viene profanato. Per le religiose celestine un incubo che mai avrebbero immaginato di vivere.

All’interno del monastero si sono introdotti dei giovani per dare vita un festino a base di alcol e sesso sfrenato. Le monache di clausura hanno chiamato i carabinieri per due volte, una intorno alle tre per segnalare la presenza di due giovani che dalla chiesa sono saliti nel piano in cui dormono per poi scappare facendo cadere un bicchiere di birra a terra, la seconda intorno alle cinque dopo aver visto un giovane e una giovane nudi nel confessionale della chiesa.

Si cerca di capire se il raid notturno sia stato frutto di una semplice bravata o di riti blasfemi.

Tutto è iniziato intorno alle 3 di giovedì. Le suore erano state svegliate dal rumore di un ascensore che faceva su e giù, poi c’è stato anche un tentativo di irruzione in una delle stanze, occupata da una religiosa ultranovantenne, fino alla scoperta di due ragazzi che facevano sesso all’interno del confessionale. 

Oltre per l’invasione della privacy e per l’irruzione notturna, le suore sono sconvolte e in preda all’ansia perché, nella chiesa profanata, sono in corso dei lavori per la ristrutturazione post-sisma e, nel buio, qualcuno avrebbe potuto farsi male. Anche per questo la badessa, suor Margherita Saltarelli, ha chiesto al sindaco Pierluigi Biondi di poter installare una telecamera e un faro.

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