« Torna indietro

Vaccino contro il Coronavirus: mondo al lavoro (ma i ricercatori sono legati alla propria bandiera)

Settembre 1973, 47 anni fa i primi morti per colera a Napoli. Il racconto

Quasi 50 anni fa scoppiava il colera a Napoli, una malattia che si scoprì essere stata importata da una partita guasta di cozze infette della Tunisia.

Pubblicato il 4 Settembre, 2020

47 anni fa Napoli conosceva una delle pagine più buie della sua storia a causa del colera. L’epidemia scoppiò in tutta la sua gravità agli inizi di settembre, ma già a Torre del Greco (dove, ironia della sorte, morì Giacomo Leopardi proprio per colera) si registrarono morti strane che furono catalogate come casi di gastroenterite acuta.

Col passare dei giorni però all’ospedale Cotugno si ammassavano sempre più persone che lamentavano tutte gli stessi sintomi: vomito, diarrea e crampi alle gambe. Il professor Antonio Brancaccio, primario dell’ospedale Maresca, intuì che si trattava di qualcosa di più grave della gastroenterite e successivamente si scoprì che era colera.

I giorni della paura

La sola parola “colera” faceva paura, infatti era una malattia già conosciuta dai napoletani nell’800 ai tempi dei Borbone e ritenuta ormai scomparsa. Il terrore correva più veloce del contagio ed i familiari degli ammalati attendevano con impazienza i bollettini medici del Cotugno.

La paura si riversò per le strade, i cittadini non potevano bere acqua dai rubinetti e quindi partì la caccia alle bottiglie di acqua minerale nei negozi. Fu vietata la vendita dei frutti di mare, condizione che mandò in rovina il mercato ittico. Molti dei pescatori campani per protestare avviarono una campagna pro-cozze, facendosi fotografare mentre mangiavano i mitili per dimostrare che non erano affatto infetti.

L’esercito americano a sostegno di Napoli

L’esercito americano inviò gran parte dei vaccini, previsti per i soldati impegnati nella guerra in Vietnam, alla città. Considerando la lentezza dell’amministrazione comunale di Napoli, alcuni militanti del partito comunista allestirono il primo centro vaccinale a Ponticelli.

Qui comparvero le pistole mediche che sparavano il siero anti-vibrione. In totale fu distribuito un milione di dosi ed i video e le foto dell’epoca dimostrarono la compostezza e la civiltà dei napoletani in fila ad attendere pazientemente la ricezione del vaccino.

L’epidemia durò due mesi e fu dichiarata sconfitta definitivamente il 25 ottobre 1973. L’Organizzazione Mondiale della Sanità si complimentò con le equipe mediche campane per la prontezza con cui fu affrontata l’epidemia.

I veri motivi del colera a Napoli

Quale fu la vera causa del colera a Napoli? Non fu, come ritenuto erroneamente all’inizio, colpa dei mitili del golfo di Napoli, ma di una partita di cozze avariate provenienti dalla Tunisia. In realtà l’epidemia di colera non fu così devastante, anzi i morti in tutta Italia furono appena 24, di cui 15 a Napoli.

Una curiosità: nel settembre del 1973 non avvenne il miracolo di San Gennaro. Ironizzando, ma neanche più di tanto, i napoletani sostennero che il santo era in lutto o probabilmente troppo impegnato a compiere miracoli e salvare vite negli ospedali.

About Post Author