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Evasione della Tari a Sezze: partono i primi avvisi di accertamento

Pubblicato il 12 Maggio, 2022

Un problema, quello dell’evasione di alcune imposta da parte di molti cittadini di Sezze, che l’amministrazione Lucidi ha deciso di affrontare in maniera diretta. E’ lo stesso primo cittadino a parlarne: “L’evasione sulla Tari a Sezze ha raggiunto percentuali molto elevate che stanno mettendo a serio rischio i conti del Comune, che si trova costretto a ripianare queste perdite a danno dei cittadini. Non si tratta solo di morosità, ma anche di evasori totali. Per questo motivo, come del resto confermato da quando ci siamo insediati, nei prossimi giorni partiranno i primi avvisi di accertamento. Dai primi controlli – ha proseguito il primo cittadino di Sezze – è stato selezionato un primo nucleo e successivamente ne verranno analizzati altri. Con il recupero dell’evasione potremmo, anche con l’aumento della raccolta differenziata, ridurre in poco tempo la tassa a carico dei cittadini e delle imprese. Questi primi risultati sono possibili grazie al lavoro di concerto tra gli uffici del Comune e della SPL Sezze spa”. Lo stesso sindaco ha spiegato nel dettaglio i disagi sul fronte economico-finanziario che l’ente si trova a dover affrontare: “Purtroppo in questi primi mesi di governo ci siamo trovati di fronte un appesantimento del bilancio comunale per quasi 8 milioni di euro tra disavanzi 2020 e 2021, sentenze e debiti fuori bilancio, e proprio per questo la lotta all’evasione deve essere una priorità. È nelle nostre corde amministrative cercare di risolvere le questioni invece che recriminare anche di fronte a una cifra debitoria così alta, perché 8 milioni non sono certo una passeggiata di salute”. Tornando sulla questione degli accertamenti, il sindaco di Sezze ha tenuto a sottolineare che in alcuni casi potrebbero riscontrarsi casi di affitti in nero: “Proprio su questo aspetto, nelle scorse settimane e grazie all’azione di controllo della Polizia Locale, sono stati riscontrati affitti in nero debitamente segnalati alle autorità. L’appello che ci sentiamo di rivolgere nuovamente – ha concluso Lidano Lucidi – è di mettersi in regola bonariamente e di contribuire al pagamento dei servizi perché la nostra azione andrà avanti, e se necessario con azioni più dure”.

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