Pubblicato il 7 Settembre 2020
Bisognerà procedere ‘al ripristino dello stato dei luoghi ed allo sgombero delle aree di cantiere da persone e cose, per restituirle alla pubblica fruizione’.
Questo quanto riportato nell’ordinanza, firmata dal responsabile del settore Ufficio Tecnico del Comune di Sezze, Vincenzo Borrelli, che va ad intervenire sulla ormai pluri-dibattuta questione della statua di San Lidano da posizionare nei pressi del duomo, la cattedrale di Santa Maria.
La vicenda ha vissuto varie vicissitudini. La statua in questione, donata don Massimiliano Di Pastina, doveva essere piazzata all’interno del piazzale del Belvedere. C’erano anche le delibere di giunta ma mancava l’autorizzazione ad aprire il cantiere. Per questo, dopo soli 8 giorni di lavori, la zona è stata transennata, e giace così ormai da due anni.
Lo scorso 27 luglio il comune diffidava don Massimiliano al ripristino dei luoghi. Diffida evidentemente ignorata da quello che è il direttore dell’Archivio Capitolare della Cattedrale e del Museo Diocesano d’Arte Sacra di Sezze.
Quindi l’ordinanza odierna. Ora Don Massimiliano ha 20 giorni per comunicare l’inizio degli interventi di demolizione delle opere realizzate. Nello stesso documento devono essere indicati i tempi di realizzazione dei lavori, che non dovranno essere superiori a 30 giorni.
Insomma, se il provvedimento non verrà impugnato, con conseguente ricorso al Tar, entro fine ottobre la piazzetta del belvedere dovrebbe, finalmente, essere restituita ai cittadini di Sezze.