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Si lancia nel vuoto dal quarto piano del Fazzi e viene trovato morto. Indagati medico e tre infermieri

Pubblicato il 3 Maggio, 2022

Poco meno di due settimane fa, il dramma. Un uomo di 40 anni, nella notte, si lancia nel vuoto dal quarto piano dell’Ospedale Vito Fazzi di Lecce riuscendo ad eludere ai controlli di medici ed infermieri. Qualche ora dopo, la mattina seguente, viene ritrovato dal personale dell’Ospedale nel giardino, con il corpo esanime e ormai senza vita. Un gesto estremo che vide la chiara intenzione da parte del 40enne di farla finita. I famigliari del 40enne, però, non ci stanno e vogliono vederci chiaro sulle responsabilità oggettive di alcuni tra i dipendenti del nosocomio leccese che, a detta loro, avrebbero dovuto vigilare sul loro caro per evitare il compimento dell’estremo gesto. Così, è partita un’inchiesta della Procura di Lecce sul caso del paziente 40enne che si è tolto la vita lo scorso 21 aprile. Inchiesta che, al momento, vede quattro persone (un medico e tre infermieri) iscritti nel registro degli gli indagati.

Si lancia dal quarto piano del Fazzi, le indagini

giudice del lavoro

L’inchiesta scaturisce dalla denuncia presentata dalla famiglia dell’uomo. L’ipotesi di reato contestata dal pm Massimiliano Carducci agli indagati, un medico e tre infermieri, come detto, è di omicidio colposo. Secondo i primi accertamenti e la prima ricostruzione dei fatti, il 40enne, quella notte, si lancia nel vuoto dal quarto piano dell’ospedale e viene ritrovato morto qualche ora dopo nei giardinetti del nosocomio. Stando alla denuncia, l’uomo era stato ricoverato a Lecce perché risultato positivo al Covid19, ma tre giorni prima era stato disposto il ricovero nel reparto di psichiatria di Casarano. L’autopsia è stata eseguita dal medico legale del Policlinico di Bari, Liliana Innamorato. La relazione sarà depositata fra 90 giorni.

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