Rimane alta la curva dei contagi Covid in Sicilia e la speranza del ritorno in zona gialla e delle riaperture sembra dileguarsi di fronte a numeri impietosi. Ieri erano 1.123 i nuovi positivi nell’isola su 14.416 tamponi processati, con una incidenza al 7,8%, quasi due punti in più della media nazionale.

Ma il dato che balza subito agli occhi è che l’Isola sale al secondo posto per numero di contagi giornalieri, subito dopo la Campania. Si devono registrare 10 vittime che portano il totale a 5.172. Il numero degli attuali positivi è di 26.322, con un incremento di 564 casi rispetto a ieri; i guariti sono 549. Cresce anche il numero dei ricoveri ospedalieri: sono 1.438, 39 in più rispetto a ieri, mentre è in calo quelle delle terapie intensive.

“È difficile – dice – poter pensare a uno scenario a distanza di una settimana, diciamo che operiamo guardando i dati alla giornata. Con il cuore vorremmo essere zona gialla, con la ragione vogliamo aspettare il dato numerico”.

La distribuzione tra le province, vede ancora una volta oltre 500 casi concentrati nella provincia di Palermo, che continua a essere zona rossa. Un quadro sconfortante che suggerisce anche al presidente della Regione, Nello Musumeci di andare con i piedi di piombo per quanto riguarda le possibili riaperture in vista del 26 aprile.

Intanto però si moltiplicano in Sicilia le proteste di ristoratori e commercianti, che lamentano di essere ormai alla canna del gas. “Certamente – ammette Musumeci – guardiamo tutti alla speranza di poter presto riaprire e, al tempo stesso, di poter ricevere i famosi ristori di cui in Sicilia, più che altrove, c’è un disperato bisogno”.

In questo quadro sconfortante una nota positiva viene però dal successo ottenuto proprio dall’iniziativa della Regione per accelerare la campagna vaccinale. L’Open day per consentire anche ai siciliani che non erano prenotati di potersi vaccinare con AstraZeneca nel fine settimana. “Nel week end abbiamo somministrato complessivamente 26.242 mila dosi commenta soddisfatto Musumeci – quadruplicando i numeri della settimana precedente e superando la diffidenza che si era creata nella nostra regione verso questo vaccino, dopo cinque casi sospetti di mortalità per trombosi. Adesso dobbiamo puntare alla somministrazione del vaccino andando anche in periferia, con i medici di famiglia e con le farmacie”.

Leggi l'articolo completo
Redazione Catania

Recent Posts

Catania, bufera sulla messa in ricordo di Mussolini: l’arcivescovo Renna annulla la funzione

E' stata annullata la messa per ricordare Benito Mussolini a Catania. L’Arcidiocesi di Catania ha…

12 ore ago

Lutto in provincia di Latina per la scomparsa della signora Italia; aveva 110 anni

Nata a Tunisi il 1 gennaio 1914, Vita Italia ha trascorso gli ultimi anni della…

12 ore ago

Drammatica gita fuori porta per una coppia pontina: 38enne ricoverata in gravi condizioni al San Camillo

Avevano deciso di fare un giro in moto nella zona di Amaseno, ma purtroppo il…

13 ore ago

MONZA – PERUGIA: FINALE SCUDETTO IN DIRETTA SUL CANALE RAI (GARA 4)

Come ogni fine settimana Rai Sport ci delizia con un match davvero interessante, quello tra…

16 ore ago

Parte un colpo di pistola durante una rissa. Ferita una ragazza. Tragedia sfiorata ieri sera in provincia di Latina

Una mega rissa quella verificatasi questa notte a Sezze. La zona, tristemente famosa per episodi…

19 ore ago

Si accascia e muore mentre passeggia al mare. La tragedia in provincia di Latina

Il drammatico malore oggi durante una passeggiata al mare a Sperlonga da parte di un…

1 giorno ago