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“Signora, un piccione l’ha sporcata”: l’ultima truffa alla quale fare attenzione

Pubblicato il 17 Febbraio, 2024

I truffatori stanno diventando sempre più fantasiosi e creativi, tanto da chiedersi perché non mettono questa fantasia e quanta creatività al servizio di progetti e attività sicuramente più benefiche e produttive. L’ultima truffa è stata messa in atto da una coppia, un uomo di 46 anni e una donna di 25 anni, che hanno provato a rubare una preziosa collana ad un’anziana ma senza riuscirci.

La truffa del piccione

I due malfattori hanno notato la donna e hanno iniziato a seguirla in via Osoppo, a Milano, dove stava facendo alcuni acquisti al mercato rionale. Furtivamente si sono avvicinati a lei e le hanno versato sul collo un detergente liquido per simulare gli escrementi di piccioni.

Hanno infatti detto all’anziana che era stata sporcata da uno stormo di uccelli che era appena passato, così si sono offerti di aiutarla. Il loro non era certo un tentativo di aiuto, tant’è che l’uomo le ha furtivamente sfilato la collana in oro giallo che aveva al collo mentre fingeva di pulirla.

Proprio in quel momento erano però di passaggio alcuni agenti in borghese della Squadra Mobile di Milano in servizio antiborseggio e hanno assistito all’intera scena. Nel momento in cui l’uomo ha provato a sfilare la collana alla donna gli agenti sono intervenuti bloccando i due malviventi.

L’arresto

Il 46enne e la 25enne sono stati bloccati dai poliziotti e arrestati con l’accusa di furto aggravato ai danni dell’anziana, alla quale è stato poi restituito il gioiello rubato.

Non è ben chiaro se i due fossero legati in qualche modo, ma sono comunque stati portati in questura per tutti gli accertamenti del caso. Nel corso della perquisizione la 25enne è stata trovata in possesso di due oggetti sospetti, forse rubati, una fede nuziale e un bracciale con diversi ciondoli.

Nessuno dei due oggetti apparteneva alla donna e così per lei è scattata anche la denuncia per furto, oltre che per ricettazione. Al momento entrambi sono a disposizione dell’autorità giudiziaria.

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