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Sileri

L’annuncio di Sileri: “Il green pass non sarà per sempre”

Pubblicato il 9 Febbraio, 2022

“La situazione sta rapidamente migliorando – ha sottolineato il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri – l’impatto della variante Omicron su una popolazione in larga misura vaccinata si sta rivelando meno pesante del temuto e il carico sulle terapie intensive sta diminuendo. Questa evoluzione positiva ci consente di avviare la progressiva rimozione delle misure di contenimento”

La corsa del virus sembra rallentare, i contagi scendono e la situazione negli ospedali sembra sotto controllo. Dopo le nuove norme su scuole e quarantene, la prossima tappa riguarderà l’uso delle mascherinedall’11 febbraio su tutto il territorio nazionale non sarà più obbligatorio indossarle

“La situazione sta rapidamente migliorando – ha sottolineato il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri – l’impatto della variante Omicron su una popolazione in larga misura vaccinata si sta rivelando meno pesante del temuto e il carico sulle terapie intensive sta diminuendo. Questa evoluzione positiva ci consente di avviare la progressiva rimozione delle misure di contenimento”

Stato di emergenza

Il 31 gennaio 2020, il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, ha proclamato lo stato di emergenza e messo in atto le prime misure di contenimento del contagio sull’intero territorio nazionale per contrastare la diffusione del virus Sars-Cov 2. Lo stato di emergenza consente a Governo e Protezione civile di agire con poteri straordinari o speciali. In sostanza permette all’esecutivo di attuare procedure più veloci per l’approvazione di leggi e decreti e consente di ricorrere ai Dpcm che non devono essere approvati dal Parlamento. Durante l’emergenza sanitaria, ad esempio, sono state introdotte misure come il lockdown, la divisione per colori delle regioni italiane, l’obbligo delle mascherine all’aperto e il distanziamento sociale.

Sull’onda del progressivo allentamento delle misure restrittive si pensa di non prorogare lo stato di emergenza, il cui termine al momento è fissato al 31 marzo 2022.

Cosa cambierà con la fine dell’emergenza?

Mascherine: Dall’11 febbraio non saranno più obbligatorie all’aperto, “ma sarà necessario averle a disposizione per poterle utilizzare in caso di assembramento” ha sottolineato Sileri aggiungendo ” è ancora troppo presto per parlare di una loro rimozione totale anche negli ambienti chiusi”.

Sileri
Pierpaolo Sileri

Green Pass: “Come la pandemia, anche il green pass non durerà per sempre e quindi, non appena i dati lo consentiranno, potrà essere rimodulato.” ha ribadito Sileri. “Intanto è stata tolta la scadenza ai green pass rilasciati dopo la dose di richiamo o a chi è guarito dopo la seconda dose”. 

Vaccino: Nulla dovrebbe cambiare per l’obbligo vaccinale agli over 50. Fino al 15 giugno, i lavoratori pubblici e privati dovranno esibire al lavoro il Super Green pass, che si ottiene con il vaccino o con la guarigione dal Covid. Chi non lo farà non riceverà lo stipendio ma conserverà il posto di lavoro. L’accesso ai luoghi di lavoro senza certificato è vietato e chi non rispetta il divieto subirà una sanzione tra i 600 e 1.500 euro. “Il vaccino in futuro potrebbe diventare solo una raccomandazione annuale per le categorie fragili ma è presto per stabilirlo, ce lo dirà la scienza”.

La gestione sanitaria: Sileri ha inoltre rimarcato “come il rallentamento della pressione del virus ci consenta oggi di riprendere l’attività ordinaria negli ospedali, dove è urgente recuperare i ritardi accumulati a causa dell’emergenza pandemica in termini di controlli saltati e di interventi chirurgici rimandati, con tutti i riflessi negativi che avremo purtroppo nei prossimi anni in termini di aumento delle diagnosi e dell’incidenza di tante patologie: una nuova pandemia sulla quale dobbiamo da subito concentrare le nostre attenzioni”.

Cts: Con Decreto del Capo Dipartimento della Protezione civile del 5 febbraio 2020 è stato istituito il Comitato Tecnico Scientifico (CTS) con competenza di consulenza e supporto alle attività di coordinamento per il superamento dell’emergenza epidemiologica dovuta alla diffusione del Coronavirus.

Al momento non è stato ancora stabilito in che modo si evolverà l’attività del Comitato tecnico scientifico. Con il passaggio dalla pandemia all’endemia il Governo potrebbe decidere di mantenere in vita la struttura di emergenza per monitorare la situazione, di sospenderne l’attività o di rimodularla su altre emergenze sanitarie. 

FONTE

Smart working: Probabilmente verranno a mancare i presupposti per uno smart working su larga scala: quindi negli uffici si tornerà a lavorare in presenza. Il lavoro agile potrà comunque continuare in caso di accordo interno tra azienda e dipendenti.

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