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I sindaci della Marca vogliono a Treviso il Corso di laurea in Medicina e Chirurgia

46 sindaci della provincia di Treviso hanno sottoscritto il documento proposto dal sindaco di Montebelluna, Marzio Favero, contenente l’invito al Governo ad attivare a Treviso il Corso di laurea magistrale in Medicina e Chirurgia.

Pubblicato il 18 Giugno, 2020

Sono già 66 i sindaci della provincia di Treviso ad aver in questi giorni sottoscritto il documento proposto dal sindaco di Montebelluna, Marzio Favero, contenente l’invito al Governo a rivalutare la propria posizione sospensiva rispetto all’attivazione del Corso di laurea magistrale in Medicina e Chirurgia a Treviso.

Un’istanza che nasce a fronte della notizia che il Governo ha impugnato la D.G.R. per l’attivazione del predetto corso di Laurea a Treviso, e a fronte della quale il sindaco Favero ha elaborato un documento sintetico a sostegno dell’accordo siglato tra il Presidente della Regione del Veneto, dott. Luca Zaia, e il Preside della facoltà di Medicina dell’Università di Padova, dott. Stefano Merigliano, al fine di invitare il Governo a sciogliere le riserve nei confronti di un provvedimento che peraltro ha già avuto il parere positivo del Ministero della Università e della Ricerca.

Commenta il sindaco, Marzio Favero: “La partita è talmente importante per il futuro della formazione Universitaria e della Sanità nella nostra Provincia, da superare la logica delle appartenenze politiche o partitiche.

Ringrazio tutti i colleghi Sindaci che lo hanno sottoscritto o che lo vorranno sottoscrivere nelle prossime ore. Di seguito le ragioni della richiesta”.

CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN MEDICINA E CHIRURGIA A TREVISO

I sottoscritti Sindaci trevigiani esprimono la loro solidarietà al Presidente della Regione Veneto, dott. Luca Zaia, e al Preside della facoltà di Medicina dell’Università di Padova, dott. Stefano Merigliano, in ordine all’accordo approvato con D.G.R. per l’attivazione del corso di Laurea magistrale in Medicina e Chirurgia a Treviso, ove già è attivo il corso triennale in Medicina dell’Ateneo Patavino, poiché valutano come atto scorretto sia a livello istituzionale, sia sul piano sostanziale l’impugnazione da parte del Governo nazionale di tale provvedimento.

A quanto è dato di sapere, il Governo ha addotto due motivazioni: (a) il rischio che l’aumento delle immatricolazioni alla Facoltà di Medicina e Chirurgia non corrisponda al fabbisogno di dirigenti medici definito a livello statale, (b) la riduzione, a favore della formazione, della spesa che la Regione dovrebbe riservare invece all’assistenza sanitaria.

A una prima analisi dei fatti, entrambe le contestazioni risultano incongrue e artate. Già prima dell’emergenza sanitaria indotta dal Covid 19, si poneva a livello regionale il tema della carenza diprofessionalità mediche, in particolare specializzate. È evidente che le politiche nazionali di contingentamento delle iscrizioni a Medicina sono risultate nel loro insieme controproducenti e non correlate all’andamento dei reali bisogni socio-sanitari. Peraltro, non a caso, il Ministero dell’Università e ella Ricerca ha già espresso il suo parere positivo al corso.

Quanto al tema del presunto dirottamento delle risorse riservate alla sanità, giova sottolineare che a fronte dei sei milioni richiesti per l’attivazione del corso (di cui un milione e mezzo per i docenti), la Regione spende nove miliardi e seicento milioni per la Sanità. Senza contare, come giustamente sottolineato dal direttore dell’Aulss 2 di Treviso, dott. Francesco Benazzi, che anche l’investimento per l’Università corrisponde ai bisogni di potenziamento e miglioramento dell’offerta sanitaria, appena si consideri il fatto che alcuni dei docenti che assicurano la formazione a Treviso rivestono ruoli apicali nell’ospedale della città, assicurando una organicità di rapporto fra Ateneo patavino e l’Aulss 2. Un rapporto che è stato rinforzato dall’approdo all’ospedale unico di Castelfranco Veneto – Montebelluna, presso la sede di Castelfranco, dell’Istituto Oncologico Veneto.

Opportuno, in conclusione, è focalizzare che l’apertura del corso di Laurea magistrale in Medicina e Chirurgia a Treviso non corrisponde a una vaga e incerta attesa locale di promozione territoriale, bensì al fatto – oggetto di profonda riflessione da parte degli urbanisti – che l’area delle province di Venezia, Padova, Treviso e Vicenza, risponde ormai alle dinamiche tipiche della metropoli contemporanea. Al suo interno si concentrano circa tre milioni e mezzo di persone e buona parte delle imprese che compongono la piattaforma produttiva veneta, che è fra le più importanti d’Europa. I confini fra enti locali non corrispondono ai processi sociali, culturali, produttivi e formativi che rendono interconnesso tale territorio.

In logica metropolitana, la sezione trevigiana della facoltà di medicina e chirurgia di Padova è una scelta logistica da leggersi in chiave di rete urbana. E risponde alle esigenze ambientali prima, sanitarie oggi – dopo l’esperienza della pandemia –, di ridurre gli spostamenti delle persone e la loro eccessiva concentrazione nei luoghi di studio o di lavoro.

Si invita il Governo a rivedere la propria posizione e a ritirare l’impugnazione della delibera regionale. Le autonomie dell’Università, della Regione e degli Enti Locali sono una risorsa per il sistema-paese, e per questo sono tutelate dalla Costituzione, come ha ricordato il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione dei 50 anni dalla nascita delle Regioni. Esse hanno dimostrato nei mesi del lockdown la loro efficacia nel concorrere alla tutela generale della salute. Tema che sta a cuore ai primi cittadini che hanno vissuto il periodo dell’emergenza nelle trincee della protezione civile e dei servizi sociali, sempre in rete con il sistema socio-sanitario, che abbisogna di un adeguato e ramificato organismo di formazione universitaria.

FIRMATARI (ad ora) 

FIRMATARI (ad ora) 

  1. 1.     ARCADE – PRESTI DOMENICO
  2. 2.     CAERANO DI SAN MARCO – PRECOMA GIANNI
  3. 3.     CASIER – CARRARETTO RENZO
  4. 4.     CASTELCUCCO – TORRESAN ADRIANO
  5. 5.     CASTELFRANCO VENETO – MARCON STEFANO
  6. 6.     CAVASO DEL TOMBA – RUGOLO GINO
  7. 7.     CODOGNE’ – TOMMASELLA LISA
  8. 8.     CONEGLIANO – CHIES FABIO
  9. 9.     CORDIGNANO – BIZ ALESSANDRO
  10. 10.  CORNUDA – SARTOR CLAUDIO
  11. 11.  CROCETTA DEL MONTELLO – TORMENA MARIANELLA
  12. 12.  FONTANELLE  – DAN EZIO
  13. 13.  FREGONA – CHIES PATRIZIO  
  14. 14.  GAIARINE – ZANCHETTA DIEGO
  15. 15.  GIAVERA DEL MONTELLO – CAVALLIN MAURIZIO
  16. 16.  GODEGA DI SANT’URBANO – GUZZO PAOLA
  17. 17.  GORGO AL MONTICANO – COVER GIANNINA
  18. 18.  ISTRANA- GASPARINI  MARIA GRAZIA
  19. 19.  LORIA – BAGGIO SIMONE
  20. 20.  MARENO DI PIAVE  – CATTAI GIANPIETRO
  21. 21.  MASER – BENEDOS CLAUDIA
  22. 22.  MEDUNA DI LIVENZA – PITTON ARNALDO STEFANO
  23. 23.  MOGLIANO VENETO – BORTOLATO DAVIDE
  24. 24.  MONFUMO  – FERRARI LUCIANO
  25. 25.  MORGANO –ROSTIROLLA DANIELE
  26. 26.  MOTTA DI LIVENZA – RIGHI ALESSANDRO
  27. 27.  NERVESA DELLA BATTAGLIA – VETTORI FABIO
  28. 28.  ODERZO – SCARDELLATO MARIA
  29. 29.  ORMELLE – MANENTE ANDREA
  30. 30.  ORSAGO – COLLOT FABIO
  31. 31.  PAESE – UBERTI KATIA
  32. 32.  PEDEROBBA – TURATO MARCO
  33. 33.  PIEVE DEL GRAPPA  – RAMPIN ANNALISA
  34. 34.  PIEVE DI SOLIGO  – SOLDAN STEFANO
  35. 35.  PONTE DI PIAVE – ROMA PAOLA
  36. 36.  PONZANO VENETO – BASEGGIO ANTONELLO
  37. 37.  QUINTO DI TREVISO – SARTORI STEFANIA
  38. 38.  REFRONTOLO – CANAL  MAURO
  39. 39.  RESANA – BOSA STEFANO
  40. 40.  REVINE LAGO – MAGAGNIN MASSIMO
  41. 41.  SALGAREDA – FAVARETTO ANDREA
  42. 42.  SAN FIOR – MASET GIUSEPPE
  43. 43.  SARMEDE – PIZZOL LARRY
  44. 44.  SERNAGLIA DELLA BATTAGLIA – VILLANOVA MIRCO
  45. 45.  SILEA –CENDRON ROSELLA
  46. 46.  SPRESIANO – DALLA PIETRA MARCO
  47. 47.  TARZO – SACCHET VINCENZO
  48. 48.  TREVIGNANO – FELTRIN RUGGERO
  49. 49.  TREVISO – CONTE MARIO
  50. 50.  VALDOBBIADENE – FREGONESE LUCIANO
  51. 51.  VEDELAGO – ANDRETTA CRISTINA
  52. 52.  VIDOR – CORDIALI ALBINO
  53. 53.  VILLORBA – SERENA MARCO
  54. 54.  VITTORIO VENETO – MIATTO ANTONIO
  55. 55.  VOLPAGO DEL MONTELLO – GUIZZO PAOLO
  56. 56.  ZENSON DI PIAVE   – DALLA NESE DANIELE

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