Pubblicato il 11 Marzo, 2022
Il Sostituto Procuratore del Tribunale di Cassino, Chiara D’Orefice, ha aperto una inchiesta riguardante l’ampliamento della videosorveglianza del comune di Minturno nella quale risultano indagati il sindaco, l’ex comandante della Polizia Locale, un ingegnere che aveva realizzato il progetto e l’amministratore di una società che si occupa di installazioni di impianti.
Ieri l’informazione di garanzia e l’avviso di conclusione delle indagini è stata notificata al sindaco di Minturno, Gerardo Stefanelli, all’ex comandante della Polizia Locale di Minturno, Mario Vento, all’ingegnere Laura Mancini e all’amministratore della società Marcello Arnone.
L’ipotesi sulla quale lavora la procura di Cassino è che avrebbero evitato la gara per l’affidamento dei lavori di potenziamento e ampliamento del sistema di videosorveglianza del Comune. Una mossa che avrebbe consentito alla società “A.M. Tecnologia e sicurezza”, riconducibile ad Arnone, di essere selezionata per i lavori del progetto “Smart tecnology for Minturno’s Security” attraverso l’affidamento diretto in quanto appalto inferiore alla soglia di quarantamila euro.
Naturalmente, e purtroppo bisogna sempre ricordare questa cosa, il fatto che queste persone siano indagate non significa in maniera aprioristica che siano colpevoli. Solo un giudice, in Italia, può condannare qualcuno.
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