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Silp Cgil, Tissone: "manca una legge organica sulle manifestazioni"

Sindadato di polizia Cgil: “Meglio le uova sulla sede di Confindustria che le manganellate agli studenti”

Manganelli contro gli studenti: ha fatto discutere quanto avvenuto nell’ambito delle manifestazioni studentesche. Daniele Tissone, il segretario generale del sindacato Silp Cgil, ha dichiarato: “Richiedere alle forze dell’ordine di interpretare le norme senza che il legislatore si assuma la benché minima responsabilità è del tutto surreale, se non pericoloso per i principi di una democrazia”. 

Pubblicato il 7 Febbraio, 2022

Manganelli contro gli studenti: ha fatto discutere quanto avvenuto nell’ambito delle manifestazioni studentesche. Daniele Tissone, il segretario generale del sindacato Silp Cgil, ha dichiarato: “Richiedere alle forze dell’ordine di interpretare le norme senza che il legislatore si assuma la benché minima responsabilità è del tutto surreale, se non pericoloso per i principi di una democrazia“. 

Tissone: “manca una legge organica sulle manifestazioni”

E ancora: “La gestione dell’ordine pubblico, con la crisi sociale che il Paese sta attraversando, situazione aggravatasi con la pandemia, è tutto questo, contraddizioni comprese. Sarebbe pertanto ora che si prendesse in seria considerazione, da parte della politica, la necessità di una norma che tuteli tutti nel rispetto dei principi costituzionali.

La gestione dell’ordine pubblico è resa difficile, da sempre, alla luce della mancanza di una legge organica sulle manifestazioni da noi da tempo rivendicata, aspetto che la politica non tende ad affrontare. Ci troviamo così in una situazione di perenne emergenza tanto che, a legislazione vigente e per esigenze di sanità pubblica, i cortei sono, dal marzo del 2021, vietati nelle regioni gialle, arancioni e rosse. Tutto questo è un motivo per il quale, probabilmente, le cose non sono andate nel verso giusto con incidenti che hanno purtroppo coinvolto anche giovani studenti“.

Tissone: “lasciare che la voglia di manifestare trovi un minimo di sfogo”

E infine: “Comunque dobbiamo dire una cosa. L’antidoto migliore contro la violenza che si può scatenare in occasione di manifestazioni (come è accaduto recentemente) è lasciare che la voglia di manifestare trovi un minimo di sfogo, uno sfogo controllato. E’ questo il compito difficile di chi è chiamato, come i poliziotti, a gestire l’ordine pubblico. Ci vuole professionalità e di questi tempi non sempre è garantita. Professionalità che in primo luogo deve riguardare chi comanda e ha la responsabilità della piazza. Perché non dobbiamo mai dimenticare che in piazza fra i poliziotti c’è chi comanda e chi esegue l’ordine”. In ogni caso meglio le uova sulla sede di Confindustria che le manganellate ai ragazzi studenti“.

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