Smart working dei dipendenti pubblici: il sindaco di Frosinone Ottaviani ne ha parlato a “Dentro i fatti”

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Il sindaco di Frosinone, Nicola Ottaviani, è intervenuto, nel pomeriggio, nel corso della trasmissione Mediaset “Dentro i fatti”. Lo smart working era al centro del dibattito della rubrica del TgCom24, tema su cui, nei giorni scorsi, il sindaco del capoluogo ha promosso una petizione di sindaci di città medio-grandi della Penisola per chiedere al Governo di rivederne, subito, la disciplina.

Tenuto conto della notevole attenuazione dell’incidenza dell’emergenza sanitaria, determinata dal Covid-19, il sindaco Ottaviani ha dichiarato ai microfoni del programma: “Anche nel caso del cosiddetto lavoro agile da parte dei dipendenti pubblici, è necessario rifarsi al principio della ragionevolezza, della adeguatezza e della proporzionalità delle misure, che vanno, per forza di cose, commisurate alle necessità, soprattutto qualora le condizioni iniziali siano mutate, rispetto al momento in cui tali misure sono state inizialmente adottate.

È evidente, infatti, che il quadro in cui il Paese si muove, oggi, è profondamente cambiato, rispetto a tre mesi fa. Sempre tenendo a mente il fine ultimo, che resta quello della tutela della salute e della sicurezza collettive, dobbiamo constatare, dati alla mano, che stiamo vivendo un abbassamento del livello di emergenza sanitario, con un indice dei contagi tendente allo zero: i provvedimenti devono quindi adeguarsi al cambiare del contesto. Ci sono tanti dipendenti pubblici, la maggioranza della categoria, per la verità, che desiderano lavorare: allora lasciamoli lavorare davvero. Il sindaco di Milano, Sala, assolutamente filogovernativo, è sul campo quotidianamente al pari di tutti gli amministratori dei circa 8.000 comuni italiani ed è, quindi particolarmente attento ai bisogni dell’utente: anche lui è arrivato a lanciare un grido d’allarme proprio sullo smart working. È innegabile, allora, che il problema è effettivamente grave, serio e non più rinviabile.

Le percentuali oggi a nostra disposizione ci parlano di picchi del 70, 80% di lavoro a distanza: da ciò, ben si comprende come i Comuni e gli Enti pubblici rischino la paralisi, insieme all’economia degli Enti locali e del Paese. Ciò accadrà, ad esempio, se non vengono rilasciati, nei tempi giusti, i permessi in materia urbanistica, o quelli inerenti alla ripartenza delle attività commerciali. Mi preme ricordare che l’introduzione della cosiddetta legge contro i ‘ furbetti del cartellino’ – ha concluso il sindaco Ottaviani – andava semplicemente a ribadire quanto già sostenuto dalle norme già in vigore, a contrasto del reato di truffa ai danni della collettività. In quella occasione, dissi ai nostri dipendenti: importa relativamente che timbriate alle 8 oppure alle 8.15, ciò che conta davvero è la produttività. Il lavoro deve ruotare intorno al concetto di merito e non può prescindere dall’impegno, dalla produttività e dall’efficienza, sia nel pubblico che nel privato”. 

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Lidano Orlandi

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