Si è conclusa la terza edizione del progetto “Get Up” dal titolo “SMILE SHARING – Distanziamento fisico non è distanziamento sociale: Chiamiamoci! Scriviamoci!”
Il progetto nasce da un’iniziativa promossa dal Comune di Venezia, Servizio di Progettazione educativa-servizi educativi, che, aderendo al progetto nazionale Get up del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali in collaborazione con il MIUR, rivolto alle scuole secondarie di secondo grado, mira a sensibilizzare gli studenti nell’individuare alcune problematiche del territorio e nello sviluppare iniziative volte a risolverle, in un’ottica di utilità sociale.
E’ così che gli alunni della classe 5° F dell’Istituto Turistico “Andrea Gritti” di Mestre, partendo dalla percezione che le persone oggi sono sempre più isolate tra loro, hanno voluto concentrarsi su un progetto per sensibilizzare l’opinione pubblica, a partire dagli stessi coetanei, sul tema solitudine e isolamento sociale correlati anche a un uso troppo spesso scorretto della tecnologia e dei social, fenomeni accentuatisi in particolare in questo periodo di pandemia.
Progetto che si è tradotto nella realizzazione di un video dal titolo “Distanziamento fisico non è distanziamento sociale: Chiamiamoci! Scriviamoci!” a significare che è possibile essere vicini, anche se non fisicamente. Un contributo che raccoglie riflessioni, spunti e pensieri rispetto alla solitudine e all’isolamento di anziani, giovani e bambini che resterà a disposizione delle associazioni e delle scuole per sensibilizzare sulla buona comunicazione e sulla solidarietà sociale. Slogan che sarà anche stampato su alcune borse di stoffa che verranno diffuse prossimamente, sempre all’interno del progetto promosso dal Comune.
“Complimenti agli studenti, ai docenti e alla scuola – ha sottolineato l’assessore alle politiche educative del Comune di Venezia, Laura Besio – che sono riusciti a elaborare questo importante messaggio. Un risultato che è per il Comune motivo di orgoglio: il ruolo del servizio progettazione educativa è infatti preziosissimo nell’individuare quei percorsi che si traducono in crescita e sviluppo per gli studenti e diano voce all’alto ruolo educativo e civico della scuola che deve essere luogo dove si entra bambini e si esce cittadini”.
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