Pubblicato il 14 Marzo 2024
In Spagna è partita la prima edizione in assoluto dei Mondiali del sesso, un mix tra reality e competizione sportiva, se così la vogliamo definire. In palio, oltre alla gloria e alla coppa, c’è anche un interessante premio in denaro da 10.000 dollari.
I primi Mondiali del sesso: “atleti” e discipline
Si sfideranno 17 concorrenti, attorni porno provenienti da ogni parte del mondo, e saranno filmati 24h dalle telecamere sparse in una sontuosa villa segreta in Costa del Sol, in Spagna, per un mese dal 5 marzo al 5 aprile.
Detto così può sembrare una riproposizione del Grande Fratello, ciò che cambia però è che i partecipanti saranno votati da una giuria di esperti e dal pubblico a casa per le loro prestazioni sessuali.
Eh si perché gli atleti dovranno cimentarsi e confrontarsi in 16 specialità: dai massaggi erotici ai preliminari, dalla creatività alle posizioni fino al numero di organismi raggiunti.
I 17 concorrenti vengono da Italia, Iran, Gran Bretagna, Stati Uniti, Norvegia, Brasile, Colombia, Germania e Svezia e le gare iniziano ogni giorno alle 13:00. Sul portale sono visibili i profili dei concorrenti e i risultati in tempo reale.
“Il sesso è come lo sport”
I promotori di questa trasgressiva iniziativa hanno detto che il loro intento è dimostrare che il sesso è una forma d’arte dove riveste una grande importanza l’atletismo, e quindi può essere considerato uno sport a tutti gli effetti.
Per assistere allo spettacolo bisogna pagare 28 dollari e, come spiega il Corriere del Mezzogiorno, quanto accade nella villa sarà commentato dallo studio negli Stati Uniti dalla conduttrice e attrice porno Coralyn Jewel, da psicologi e da sessuologi, il cui voto sulle prestazioni inciderà al 50%, mentre il restante 50% sarà affidato al pubblico da casa che potrà votare tramite smartphone o pc.
Gli italiani
L’orgoglio nazionale sarà difeso da tre italiani: Jennifer Stone, 43enne creator di contenuti hard originaria di Praga e la coppia composta dall’ex giornalista Mariagiovanna Ferrante e il marito Enrico D’Avascio, rispettivamente di Pagani (Salerno) e di San Giorgio a Cremano (Napoli).