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Nello Spazio coi colori dell’Ucraina: il gesto di tre astronauti russi (VIDEO)

Pubblicato il 19 Marzo, 2022

“È arrivato il nostro turno di scegliere un colore”, ha risposto subito così, Oleg Artemyev, quando in una conferenza stampa in live streaming gli è stato chiesto perché lui e i suoi colleghi della della società spaziale russa Roscosmos Denis Matveyev e Sergey Korsakov avevano deciso di indossare tute gialle con bande blu, richiamando la bandiera dell’Ucraina.

“Avevamo accumulato molto materiale giallo, quindi dovevamo usarlo – ha poi aggiunto scherzosamente – Ecco perché dovevamo indossare il giallo”.

Dall’invasione dell’Ucraina, in tutto il mondo personaggi più o meno conosciuti hanno indossato elementi della sua bandiera nazionale per mostrare solidarietà e sostegno.

Ma il gesto dei tre astronauti ha un impatto ancor più forte, simbolico, visto che sono russi, fanno parte di una agenzia russa e sono partiti per una missione scientifica su una stazione spaziale internazionale che durerà poco più di sei mesi in quello Spazio che dai tempi dell’Unione Sovietica rappresenta territorio di conquista, forza, prestigio, rivalsa nei confronti degli Stati Uniti, e dell’Occidente in generale, della politica russa.

Sostituiranno tre membri dell’equipaggio attuali che dovrebbero tornare sulla Terra il 30 marzo e sono stati i primi nuovi arrivati ​​sulla stazione spaziale dall’inizio della guerra scatenata da Putin in Ucraina.

L’agenzia spaziale russa, però, ha negato che i cosmonauti russi indossassero abiti gialli con accenti blu a sostegno dell’Ucraina. “A volte il giallo è solo giallo – ha dichiarato il servizio stampa di Roscosmos sul suo canale Telegram – Le tute di volo del nuovo equipaggio sono realizzate con i colori dell’emblema dell’Università tecnica statale di Mosca Bauman, in cui si sono laureati tutti e tre i cosmonauti. Vedere la bandiera ucraina ovunque e in ogni cosa è pazzesco“. 

E’ soltanto l’ultimo atto di una delle conseguenze della guerra, che ha portato alla cancellazione dei lanci di veicoli spaziali e alla rottura dei contratti. Il capo di Roscosmos, Dmitry Rogozin, ha lanciato l’allarme, affermando che gli Stati Uniti dovranno usare “manici di scopa” per volare nello spazio dopo che la Russia ha dichiarato che avrebbe smesso di fornire motori a razzo alle compagnie statunitensi.

Molti temono, tuttavia, che Rogozin stia mettendo a rischio decenni di una pacifica collaborazione, esagerando nelle esternazioni. L’amministratore della Nasa Bill Nelson ha minimizzato i commenti del signor Rogozin: “Questo è solo Dmitry Rogozin. Ogni tanto sputa. Ma alla fine della giornata, ha lavorato con noi. Le altre persone che lavorano nel programma spaziale civile russo, sono professionisti”.

In aprile, altri tre astronauti della Nasa e un italiano decolleranno per raggiungere la stazione spaziale.

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