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aggressione a personale sanitario

Spedizione punitiva per un 32enne ristretto ai domiciliari. Uno dei due assalitori, ancora latitante, gli stacca un orecchio a morsi. Arrestato l’altro. La vicenda a Latina

Fermato un 23enne, complice dell’aggressione a un uomo ai domiciliari a Latina. La vittima è stata ferita al volto con morsi. Ricerche in corso per l’altro aggressore

Pubblicato il 4 Aprile 2025

Un’azione violenta e pianificata, culminata in un’aggressione cruenta: è quanto accaduto martedì sera in un appartamento di via San Carlo da Sezze, a Latina, dove un giovane sottoposto agli arresti domiciliari è stato ferocemente aggredito da due uomini. La Polizia di Stato, dopo un’indagine-lampo, ha sottoposto a fermo un 23enne, ritenuto il complice dell’assalitore ancora ricercato.

L’aggressione: morsi e ferite permanenti

Secondo la ricostruzione degli investigatori della Squadra Mobile, il raid si sarebbe configurato come una spedizione punitiva, orchestrata per punire la vittima che aveva rifiutato di partecipare ad un crimine. L’uomo, 32 anni, è stato colpito con violenza inaudita: uno dei due aggressori gli ha staccato con un morso parte dell’orecchio destro, lasciandolo sfigurato.

Gli inquirenti hanno raccolto testimonianze e dichiarazioni della vittima, che nonostante la reticenza iniziale, ha riconosciuto uno dei suoi assalitori e raccontato di essere stato colto di sorpresa da un secondo uomo, che dopo averlo colpito al volto lo ha aggredito fisicamente, fino a causargli lesioni permanenti.

La reazione e la fuga

Durante l’aggressione, sarebbe riuscito a difendersi con un’arma da taglio, infliggendo almeno due colpi al torace del suo aggressore. I due assalitori si sono poi dati alla fuga, lasciando la vittima sanguinante. Il ferito è stato soccorso e trasportato in ospedale, dove ha ricevuto le cure del caso.

Le ricerche del presunto aggressore principale, presumibilmente ferito, sono ancora in corso. Le forze dell’ordine stanno monitorando gli ospedali della zona, ma al momento non risultano accessi compatibili con la descrizione.

Il fermo di Tornese e le indagini in corso

Nel pomeriggio di mercoledì, la Polizia ha rintracciato l’altro uomo, ritenuto complice attivo nell’azione violenta. Il giovane è stato condotto in carcere in attesa dell’udienza di convalida. L’arresto è stato eseguito sulla base di gravi indizi di colpevolezza relativi al concorso in lesioni personali gravissime e deformazione dell’aspetto mediante lesioni permanenti al viso.

L’autore materiale dell’aggressione resta ignoto, ma gli inquirenti conducono le indagini nel massimo riserbo. L’attenzione è ora focalizzata su un uomo di circa 40 anni, con precedenti per reati di droga e un passato costellato di episodi di violenza.

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