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Startup Innovative: il report del Mise

Startup Innovative: il report del Mise

Startup in Puglia. Incredibile crescita in cinque anni: si passa da 5 a 535

Pubblicato il 3 Marzo, 2021

Ha spinto, agevolato e accompagnato lo sviluppo delle startup in Puglia tecnologiche fino a portarle al numero totale di 535, ha attratto investimenti in Puglia da parte di imprese estere e richiamato in regione giovani imprenditori da anni in altri Paesi. È lo strumento di agevolazione TecnoNidi attivato dalla Regione Puglia e gestito da Puglia Sviluppo in qualità di organismo intermedio e finanziario. A questa misura è dedicata la seconda puntata della rubrica Resadeiconti, con la quale l’assessore allo Sviluppo economico della Regione Puglia, Alessandro Delli Noci, rende conto ai cittadini dell’operato della politica nello sviluppo economico pugliese. Cento i progetti agevolati da TecnoNidi per oltre 22 milioni di euro di investimenti (di cui 17,7 milioni i contributi concessi) e 170 i nuovi addetti altamente specializzati assunti nelle startup in Puglia. Il 30% dei progetti proviene da fuori Regione (Lazio e Lombardia soprattutto, ma anche Friuli Venezia Giulia, Liguria) e fuori Italia (Inghilterra e Lussemburgo), di questi un terzo – pari al 10% del totale – appartiene a “pugliesi di ritorno”. A qualificare la capacità competitiva delle imprese nate con TecnoNidi anche un altro dato: nel 30% delle compagini societarie, i soci sono addirittura imprese.

Startup in Puglia, le parole dell’assessore Delli Noci

“Le startup in Puglia sono la spia di una forte vitalità regionale nelle settore delle nuove tecnologie”, spiega l’assessore Delli Noci che già aveva illustrato i numeri positivi del Pil pugliese, sempre considerando gli ultimi 5 anni. “Uno studio dell’Istituto per la competitività I.com attesta che tra il 2016 e il 2020, il numero di imprese innovative iscritte all’apposito registro è aumentato a un tasso medio annuo del 48%, segnando nel 2020, a dispetto della pandemia, un vero e proprio record regionale. Il Registro Imprese rileva nell’anno ben 182 nuove startup iscritte, un numero davvero importante se si considera che nel 2015 le startup in Puglia erano soltanto cinque. TecnoNidi ha dato un fortissimo impulso a questo sviluppo”. 

Lo strumento, attivato nel settembre del 2017 e tuttora aperto, offre un pacchetto di aiuti per l’avvio o lo sviluppo di startup tecnologiche mediante un prestito rimborsabile ed una sovvenzione, sia per gli investimenti che per le spese di gestione agevolando piani di investimento a contenuto tecnologico compresi tra 25mila e 250mila euro.

Oggi la Pugliaprosegue Delli Noci –  è la nona regione in Italia per presenza di startup e la seconda nel Mezzogiorno. Lo strumento si è rivelato attrattivo anche per imprese di altre regioni italiane e di Paesi esteri. Ma c’è anche un altro fattore: le medie e grandi imprese guardano con grande attenzione alle collaborazioni con startup tecnologiche per realizzare nuovi prodotti e servizi perché le startup li sviluppano più velocemente. Poi c’è il sistema universitario che contribuisce a creare condizioni positive di contesto. In sostanza il successo è frutto della felice combinazione tra misura regionale, interesse delle imprese più grandi e sistema dell’Università e della ricerca. L’auspicio è che le nostre startup nell’arco di cinque anni possano diventare scaleup, cioè ex startup che, affermate nel mercato, sono pronte a compiere un grande salto dimensionale”. 

Nel frattempo le startup in Puglia evolvono. Più del 10% dei progetti di TecnoNidi ha concluso con successo un’operazione di aumento di capitale, di investimento da parte di un fondo, di raccolta tramite piattaforma. Inoltre il Rapporto Italia 2020 di Venture Capital Monitor (Aifi-Liuc) attesta che il 40% dei 10 investimenti initial censiti in Puglia, riguarda proprio imprese sostenute dal Fondo Tecnonidi. Entrando nel dettaglio delle aree di interesse delle startup in Puglia nate con TecnoNidi, il 50% dei progetti riguarda le Comunità digitali, creative e inclusive, il 28% la Salute dell’uomo, il 22% la Manifattura sostenibile. La maggior parte dei progetti (57%) coinvolge la provincia di Bari, segue Lecce (25%), Taranto (6%), e Foggia (5%), infine Bat (4%) e Brindisi (3%).

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