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epa08926908 Capitol Police officers walk on the East Front of the US Capitol as the US national flag flies at half-staff to honor a fallen US Capitol police officer two days after a mob of Trump supporters rioted on the grounds, in Washington, DC, USA, 08 January 2021. A Capitol police officer has died, in addition to other fatalities, as a result of injuries sustained when a mob of Trump supporters rioted at the US Capitol, 06 January, storming inside the building, as Congress began counting the electoral college votes. EPA/MICHAEL REYNOLDS

Stati Uniti, giudice arrestata dall’Fbi: avrebbe aiutato un immigrato a sfuggire all’arresto

Pubblicato il 25 Aprile 2025

Accuse gravi per Hannah Dugan, magistrata di Milwaukee

Negli Stati Uniti, un caso clamoroso scuote il mondo giudiziario: Hannah Dugan, giudice di Milwaukee, è stata arrestata dall’Fbi con l’accusa di aver agevolato la fuga di un immigrato ricercato dalle autorità federali.

Secondo quanto riferito dal direttore del Federal Bureau of Investigation, Kash Patel, la giudice è sospettata di aver deliberatamente sviato gli agenti federali per impedire il fermo del cittadino straniero. Il caso si inserisce in un contesto già teso, segnato da crescenti attriti tra il presidente Donald Trump e il sistema giudiziario in merito alla gestione delle espulsioni.

Tensioni istituzionali sul tema migranti

Lo scontro tra la Casa Bianca e i giudici federali ha assunto toni ancora più accesi negli ultimi giorni. Trump ha attaccato pubblicamente il potere giudiziario, accusando alcuni magistrati di ostacolare le sue iniziative in materia di immigrazione. Su Truth Social, senza fare nomi, il presidente ha scritto che “giudici e funzionari della legge deboli e inefficaci stanno permettendo che questo attacco sinistro alla nostra Nazione continui”.

Le dichiarazioni presidenziali arrivano dopo che la Corte Suprema ha bloccato temporaneamente l’applicazione della Alien Enemies Act del 1798, una legge invocata dall’amministrazione Trump per espellere migranti venezuelani senza processo.

Il Caso della Corte Suprema e le reazioni politiche

La decisione della Corte ha sospeso le espulsioni imminenti di migranti venezuelani detenuti in Texas, accusati di far parte di gang criminali, come denunciato da varie organizzazioni per i diritti umani. Samuel Alito, uno dei giudici conservatori dissenzienti, ha definito la sentenza “giuridicamente discutibile”, criticando la modalità con cui è stata emessa: “letteralmente nel cuore della notte, senza ascoltare la parte contraria”.

La legge del 1798, utilizzata l’ultima volta durante la Seconda guerra mondiale per internare cittadini nippo-americani, è al centro di un acceso dibattito. L’opposizione democratica accusa Trump di minacciare lo stato di diritto nel tentativo di accelerare le deportazioni senza garanzie legali.

Allarme crisi costituzionale

La senatrice democratica Amy Klobuchar ha dichiarato alla CNN che gli Stati Uniti si stanno avvicinando pericolosamente a una ‘crisi costituzionale‘, affermando che “Donald Trump ci sta trascinando nel fango di una crisi istituzionale”.

L’arresto della giudice Dugan rappresenta quindi non solo un episodio giudiziario di rilievo, ma anche un nuovo capitolo nella profonda spaccatura tra potere esecutivo e giudiziario sul futuro della politica migratoria americana.

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