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stazione Termini

Acqua gelida contro i senza fissa dimora della Stazione Termini

Pubblicato il 17 Febbraio, 2022

Dopo l’intervento di qualche giorno fa, da parte delle forze dell’ordine che hanno allontanato dall’area della stazione Termini a Roma, i volontari che si occupano di distribuire pasti caldi ai senza fissa dimora per “questioni di decoro e ordine pubblico”, segnalato dall’associazione Nonna Roma, impegnata a contrastare la povertà e le disuguaglianze economiche e sociali nella capitale, ecco che un nuovo fatto inorridisce l’associazione che lavora sul territorio ma anche la Cgil di Roma e del Lazio.

Acqua gelida alla stazione Termini

Infatti l’allarme che lancia l’associazione, a cui fa eco la netta condanna del sindacato romano è che “acqua gelida viene gettata a ridosso delle vetrate della stazione di Ferrovie dello Stato (lato piazza dei Cinquecento) per impedire che i senzatetto utilizzino quello spazio come rifugio per trascorrere la notte”.

Nessuno – fanno sapere i volontari dell’associazione Nonna Roma – dormirebbe su un pavimento bagnato, che con l’umidità della notte diventa ancor più inospitale. Troppo spesso, in nome del decoro urbano, ci si dimentica di essere tutti umani allo stesso modo”.

“Non si può restare muti”

Non possiamo restare muti davanti all’ennesimo atto che colpisce chi non ha una casa, – annunciano i responsabili di Cgil di Roma e del Lazio – non si può tacere di fronte ad azioni che non vogliono affrontare la cosiddetta ‘emergenza freddo’, che di emergenziale non ha nulla, e che anzi colpiscono chi soffre di un male troppo spesso ignorato: la povertà”.

Per questa ragione “chiediamo alla Giunta capitolina di intervenire con la massima urgenza – fanno sapere da Cgil – su quanto sta accadendo alla Stazione Termini, coinvolgendo Grandi Stazioni e Prefettura nel percorso di lotta alle disuguaglianze che la nuova giunta ha inaugurato a partire dal proprio insediamento”.

La politica – incalza la Cgil capitolina – deve farsi carico di questa battaglia, lavorando per garantire riparo dal freddo, pasti caldi e la massima dignità a chi subisce le conseguenze della vita di strada”.

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