Un Comitato Spontaneo di cittadini che vuole vederci chiaro, riunito allo scopo di chiedere, in nome del principio di precauzione, una moratoria sul 5G, la tecnologia di quinta generazione della telefonia mobile: questo è Stop5G Brescia.
Persone provenienti da tutta la provincia che si trovano, organizzano flash mob e iniziative per spiegare le proprie posizioni e sensibilizzare la popolazione su questo tema. Iniziative che oggi si rendono ancor più necessarie, in considerazione che anche durante l’emergenza Covid-19, nonostante il generale lock-down, si è assistito alla costruzione di nuovi impianti, senza aver ottenuti dagli organi preposti un parere in merito alla sicurezza di questa tecnologia.
“La tecnologia 5G è ad oggi una tecnologia ampiamente sconosciuta i cui effetti sugli esseri umani non sono stati sufficientemente studiati” spiega Piero Ferrari, rappresentante del Comitato. “Il pericolo è che l’Italia sia un grande esperimento, considerato anche che molti paesi europei stanno agendo con maggiore prudenza: le rassicurazioni sull’innocuità delle radiofrequenze su esseri umani, animali e piante, provenienti da aziende o associazioni di settore (ASSTEL) che hanno il massimo interesse all’installazione delle reti di 5° generazione, non possono essere l’unica fonte a garanzia e tutela della salute pubblica” spiega Ferrari.
Nessuna preclusione sulle nuove tecnologie o sulla scienza dunque, ma soltanto la volontà di rispettare i protocolli nella consapevolezza del diritto alla salute, alla sicurezza e alla privacy, diritti fondamentali che devono essere trattati con la massima cautela e trasparenza da parte delle istituzioni. Per supportare la tecnologia 5G è infatti necessaria una rete invasiva e capillare di antenne che esporrebbe la popolazione a emissioni di radiofrequenze in modo molto più intenso rispetto alle attuali reti 3G e 4G, che comunque già consentono di soddisfare il bisogno di trasferire dati/informazioni e di ottimizzare le telecomunicazioni.
Per questo motivo, oltre alla sensibilizzazione sul territorio con flash mob e incontri con la popolazione, come quelli già svolti a Brescia e a Desenzano del Garda e in agenda in altri città, il Comitato ha scritto a tutti i 205 sindaci della provincia di Brescia tramite PEC affinché seguano l’esempio di tutti quei Sindaci d’Italia che già hanno provveduto a sospendere l’attuazione e l’implementazione di servizi collegati alla nuova tecnologia, con la precisa volontà di tutelare la cittadinanza, dal momento che i suoi effetti sulla salute umana sono ancora sconosciuti e non sussistono a tutt’oggi garanzie circa la sua innocuità. È infatti a Brescia e nella sua provincia che si vorrebbe a breve installare massicciamente questa tecnologia.
“Non c’è nulla d’ ineluttabile” spiega Ferrari “e qui i sindaci possono davvero fare molto: spetta al Primo cittadino, nella sua veste di ufficiale di Governo e massima autorità sanitaria locale in ossequio all’art. 32 della Costituzione e al principio di precauzione sancito dal diritto comunitario, al fine di fronteggiare la minaccia di danni gravi ed irreversibili per i cittadini, di adottare le migliori tecnologie disponibili e di assumere ogni misura e cautela volte a ridurre significativamente e, ove possibile, eliminare l’inquinamento elettromagnetico”.
In Italia, già 174 Comuni sono ufficialmente STOP5G, 53 sindaci hanno emanato ordinanze STOP5G, 2 Regioni hanno approvato mozioni per la precauzione. I Comuni d’Italia in cui il Sindaco ha emanato un’ordinanza urgente e contingibile Stop 5G come massima autorità sanitaria: Alba Adriatica (TE) Asolo (TV) Bagno di Romagna (FC-) Bagnoli di Sopra (PD) Balocco (VC) Banchette (TO) Baone (PD) Caneva (PO) Caresana (VC) Carisio (VC) Camponogara (VE) Castiglione Cosentino (CS) Castel Castagna (TE) Cento (FE) Delia (CL) Dozza (BO) Erchie (BR) Farindola (PE) Finale Emilia (MO) Frosinone Garbagna Novarese (NO) Giulianova (TE) Guardistallo (PI) Guidonia Montecelio (RM) Lagosanto (FE) Legnaro (PD) Longare (VI) Lozzolo (VC) Marsaglia (CN) Montecorvino Pugliano (SA) Montefano (MA) Montegrotto Terme (PD) Mosciano S. Angelo (TE) Nicosia (EN) Ospedaletto Euganeo (PD) Palazzolo Acreide (SR) Perloz (AO) Potenza Picena (MC) Quarto (NA) Racale (LC) Ricaldone (AL) Rosolini (SR) San Lazzaro di Savena (BO) San Pietro in Guarano (CS) Scanzano Jonico (MA) Serravalle Sesia (VC) Torreglia (PD) Tortoreto (TE) Tossicia (TE) Tribano (PD) Troina (EN) Villa San Giovanni (RC) Vittuone (MI)
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