Giungono nuovi aggiornamenti riguardo alla strage avvenuta a Licata in contrada Safarello e portata a compimento da parte del 48enne Angelo Tardino nei confronti del fratello Diego di 44 anni, della cognata Alexandra e dei figli della coppia Alessia e Vincenzo, entrambi minori.
Secondo quanto riferito a noi dai Carabinieri del Comando Provinciale di Agrigento, entrambi i fratelli avevano delle armi regolarmente detenute e che sono state quindi tutte denunciate, anche se effettivamente a usarle è stato soltanto l’autore della strage, Angelo.
La lite inoltre è scaturita per motivi relativi precisamente all’eredità nella proprietà dei terreni nella contrada Safarello, che era quindi contesa tra i due fratelli, dopo la morte del padre avvenuta in tempi piuttosto recenti.
I militari hanno anche ascoltato dopo il fatto le testimonianze dei vicini, che hanno sottolineato come tra i due fratelli prima della strage ci fossero stati dei semplici litigi mai sfociati in qualcosa di più grave e che quindi non erano mai stati denunciati e non avevano mai visto alcun intervento da parte delle forze dell’ordine. Intanto le indagini da parte del Procuratore di Agrigento, Luigi Patronaggio, e del medico legale sui corpi delle vittime vanno avanti.
Immagine di repertorio
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