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Strage via D’Amelio, clamoroso: “Borsellino era vicino all’arresto del procuratore Giammanco”

Pubblicato il 30 Giugno 2025

Un’intervista esclusiva al Tg1 svela nuovi dettagli sulla strage di via D’Amelio

Un nuovo tassello si aggiunge al complesso mosaico della vicenda legata alla morte del giudice Paolo Borsellino. Carmelo Canale, ex ufficiale dei carabinieri e storico collaboratore del magistrato, ieri, 29 giugno, ha rilasciato un’intervista esclusiva al Tg1, rivelando che Borsellino, pochi giorni prima dell’attentato, era vicino ad arrestare il procuratore Giammanco, all’epoca capo della Procura di Palermo.

Il mistero dell’agenda rossa

Durante l’intervista, Canale ha parlato anche dell’ormai leggendaria agenda rossa, scomparsa il giorno dell’attentato di via D’Amelio. Secondo lui, se fosse stata ritrovata, “oggi avremmo finalmente potuto comprendere ciò che Borsellino aveva annotato nei suoi ultimi giorni”.

Ma non tutto sarebbe perduto. L’ex carabiniere ha rivelato di aver raccolto una serie di appunti scritti dal giudice in un’altra agenda, e ha annunciato che presto li consegnerà alla Commissione Antimafia. Una documentazione che potrebbe offrire nuovi spunti e far luce su dinamiche ancora oscure.

Un simbolo di memoria nelle mani della figlia

Accanto a Canale, nell’intervista al Tg1, c’era anche sua figlia, custode di un oggetto di grande valore simbolico: la borsa che Borsellino lasciò in auto il giorno dell’attentato. È proprio quella borsa, donata alla famiglia Canale dai Borsellino, che secondo molti conteneva l’agenda rossa.

Sono orgogliosa di poterla mostrare a tutti – ha dichiarato – è un simbolo di legalità, dedizione al dovere e profonda umanità”. Nella foto: Salvatore Borsellino, fratello del magistrato ucciso che da anni si batte per fare piena luce sulla strage di Via D’Amelio. Fonte Ansa

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