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Studiare Cannabinologia? Adesso è possibile farlo anche in Italia

Pubblicato il 20 Aprile, 2022

Ora la marijuana si studia nelle aule degli atenei italiani. Ecco come siamo arrivati a questa svolta

In Italia la partita, che si gioca ormai da anni e anni tra proibizionisti e sostenitori della cannabis, continua a essere aperta.

Il primo smacco per i detrattori della canapa è arrivato nel 2016, con l’introduzione della normativa che ha permesso la vendita della cosiddetta ‘cannabis legale’. Da allora, chiunque può liberamente acquistare prodotti a base di canapa light su Justbob, per citare una delle aziende leader del settore.

La seconda vittoria per la fazione pro-canapa è arrivata nel 2020, quando l’ONU ha preso la decisione storica di riconoscere il valore terapeutico della cannabis.

E adesso, i proibizionisti hanno subito un altro duro colpo, assistendo all’ingresso della marijuana nelle Università italiane: sono stati introdotti i primi corsi di Cannabinologia!

L’Università di Padova ha dato il via al nuovo corso in Cannabinologia

La canapa era già entrata all’interno delle Università italiane negli ultimi mesi del 2019, quando La Sapienza di Roma ha avviato un nuovo laboratorio extracurriculare: ‘Analisi socio-economica del mercato della Cannabis’, tenuto dal Professor Marco Rossi.

L’interesse verso questa pianta, però, è orientato più verso le sue proprietà chimiche e farmaceutiche che verso quelle sociali ed economiche, anche per questo in tanti speravano nell’attivazione di un corso universitario di stampo propriamente scientifico.

Questo desiderio è stato esaudito nell’ottobre del 2021, quando l’Università di Padova ha dato il via a un nuovo corso per l’apprendimento permanente in ‘Cannabinologia: la pianta di Cannabis e il sistema endocannabinoide’.

Grazie a questa iniziativa, organizzata con il supporto dell’Accademia online Cannabiscienza, gli studenti di Padova potranno studiare:

  • le caratteristiche della Cannabis Sativa L. per apprendere i vari utilizzi della pianta in ambito medico, industriale, alimentare e farmacologico;
  • la normativa italiana che ne disciplina la coltivazione, la produzione e l’uso terapeutico;
  • l’evoluzione del sistema endocannabinoide, le sue funzioni e le nozioni fondamentali in ambito di fisiopatologia dell’iperproduzione e della carenza di endocannabinoidi;
  • la valutazione clinica del paziente e dei rischi connessi all’utilizzo terapeutico in relazione a particolari patologie.

Il nuovo corso si articola in 28.5 ore e può essere seguito comodamente online attraverso la piattaforma Moodle. Inoltre, le lezioni vengono erogate in modalità asincrona, ovvero sono videoregistrate e possono essere visualizzate in qualunque momento.

La Cannabinologia nel resto del mondo

L’introduzione in Italia di un corso di formazione in Cannabinologia è una notizia che ha fatto un certo scalpore a causa di un proibizionismo ancora piuttosto diffuso. In realtà, però, questa novità non è affatto così rivoluzionaria se si osserva cosa succede dall’altra parte dell’Atlantico.

Negli USA, infatti, già da anni diversi college hanno istituito corsi di universitari progettati in modo da formare gli studenti sulla canapa sotto qualunque aspetto: medico, sociale, chimico, economico ecc.

L’Università del Colorado ha persino dedicato alla cannabis un intero corso di laurea! Il particolare più curioso è il suo nome: ‘Biologia e Chimica della Marijuana’.

Insomma, nella nazione dove la parola marijuana è stata utilizzata per la prima volta allo scopo di creare scandalo intorno alla cannabis (è successo negli anni ’30), ora esiste un corso di laurea a tutti gli effetti che utilizza questo stesso termine!

Oltre agli USA, solo un’altra manciata di Paesi (come il Canada) hanno introdotto corsi universitari relativi alla canapa: per il resto, l’argomento ‘cannabis’ rimane ancora tabù in gran parte del pianeta.

Quali sono le prospettive per i futuri Dottori in Cannabinologia?

Studiare Cannabinologia potrebbe essere molto più che un semplice passatempo per soddisfare le proprie curiosità. Il settore della canapa è in costante crescita e necessita continuamente di una forza lavoro formata professionalmente.

Non è un caso che negli USA siano nati i primi corsi dedicati a questa pianta. Gli Stati Uniti, infatti, sono il primo produttore mondiale di cannabis e le autorità sanno bene che, se vogliono mantenere questa posizione di predominio economico, devono garantire un’istruzione di alto livello anche in questo campo.

E in Italia? Beh, nonostante la normativa sia ancora piuttosto confusa, le leggi in materia di cannabis terapeutica costituiscono un’eccezione e sono tra le migliori in tutta l’Unione Europea, come sostiene Viola Brugnatelli, la direttrice di Cannabiscienza.

Ecco perché i giovani che si formeranno in Cannabinologia potrebbero rappresentare una preziosa risorsa per il futuro dell’utilizzo medico dei cannabinoidi nel nostro Paese.

In conclusione

Abbiamo spiegato quali sono le novità che hanno interessato il settore della formazione universitaria italiana in materia di canapa: la Cannabinologia ha fatto la sua comparsa all’interno degli atenei e l’Università di Padova permette ai suoi studenti di formarsi in questa innovativa e affascinante materia.

Al di là delle posizioni personali che si possono avere nei confronti del dibattito sulla legalità di questa pianta, il suo utilizzo terapeutico è ormai ampiamente accettato all’interno della comunità scientifica. Per questo motivo, è importante che anche il mondo accademico si adegui, rimuovendo i pregiudizi che circolano sulla cannabis e affrontando l’argomento in maniera scientifica.

Ecco perché non si può che guardare positivamente all’iniziativa dell’Università di Padova.

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