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Stupratore incallito si dichiara trans e viene rinchiuso nel carcere femminile

Pubblicato il 26 Gennaio, 2023

Uno stupratore incallito può essere rinchiuso in un carcere femminile. Basta sostenere di essere una donna trans.

È la conseguenza paradossale della legge scozzese sull’autoidentificazione di genere, che consente di cambiare sesso con una semplice autocertificazione, senza bisogno di una diagnosi medica.

Ma il caso di Adam Graham, che adesso si fa chiamare Isla Bryson, sta suscitando polemiche a non finire e ha provocato il caustico intervento su Twitter di JK Rowling, la creatrice di Harry Potter in prima fila nel difendere i diritti delle donne biologiche.

Adam Graham, oggi 31enne, era un criminale con la testa rasata e la faccia tatuata che nel 2016 e nel 2019 ha violentato due donne vulnerabili conosciute online e ne ha minacciato le famiglie.

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Ma nel 2020, dopo essere stato incriminato, ha annunciato di aver cominciato la transizione a donna, sostenendo di aver avuto problemi con la sua identità sessuale fin da bambino: si è sottoposto a trattamento ormonale e spera in futuro di ricorrere all’intervento chirurgico. 

L’altro ieri è stato condannato in tribunale per gli stupri commessi: ma dato che ora si identifica come donna, è stato assegnato a una prigione femminile.

Immediate le reazioni: la ministra ombra conservatrice scozzese, Russel Findlay, ha dichiarato al Daily Mail che “questo stupratore ha deciso che non era più un uomo solo dopo essere comparso in tribunale con l’accusa di stupro. Abbiamo avvertito dell’inevitabilità che questo accadesse se la legge sull’auto-identificazione di genere fosse passata, ma che sia già diventato realtà è profondamente preoccupante e un affronto alle vittime”.

E la deputata conservatrice Miriam Cates ha aggiunto che “è quasi impossibile credere che in una società civilizzata un uomo condannato per lo stupro di due donne possa essere spedito in una prigione femminile”.

La legge scozzese era stata approvata a dicembre fra mille polemiche: tante femministe sostenevano che metteva a repentaglio la sicurezza delle donne, i cui spazi diventavano accessibili a chiunque si dichiarasse tale.

Fra gli interventi più accesi proprio quelli di JK Rowling, che ieri ha twittato sarcastica: “Sei d’accordo che un doppio stupratore condannato che ha deciso di essere una donna dopo essere comparso in tribunale appartiene a una prigione femminile, o sei un cattivo fanatico di estrema destra?”.

Perché il problema è che l’ortodossia progressista, almeno nel mondo anglo-sassone, ha abbracciato la causa transessuale, rischiando di perdere per strada le donne: e nei giorni scorsi ci sono state deputate laburiste, critiche sull’ideologia di genere, che hanno manifestato apertamente il loro disagio, denunciando che il Labour ha “un problema con le donne”.

Dall’altro lato i conservatori sfruttano lo scontro: il governo britannico di Rishi Sunak ha annunciato da poco che metterà il veto alla legge scozzese, ricorrendo a una prerogativa mai usata prima. E i sondaggi dicono che la maggioranza dell’opinione pubblica è dalla sua parte.

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