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Suri, la figlia di Tom Cruise, rinnega il papà: “Per me non esiste più”

Pubblicato il 15 Maggio 2024

Non solo nei film, anche nella vita reale Tom Cruise vive esperienze spericolate e ricche di colpi di scena. Di recente è uscita fuori la notizia che Suri, la figlia che l’attore di “Mission Impossibile” ha avuto da Katie Holmes, ha rinnegato il padre in quanto ha rinunciato al cognome Cruise, optando per Noelle, cioè il secondo nome della madre. In realtà non è una notizia che sorprende più di tanto, dal momento che Tom Cruise non vede la figlia addirittura da 10 anni.

Suri dice addio al cognome di Tom Cruise

Suri Cruise da oggi si chiamerà quindi Suri Noelle, il nome utilizzato dalla ragazza in occasione di un musical organizzato dal corso di teatro della sua scuola, che la vedrà esordire sul teatro. Nonostante i pessimi rapporti col padre buon sangue non mente e sembra che Suri sia già ben avviata ad una carriera come attrice, ma senza cavalcare l’onda lunga del cognome del padre che inevitabilmente le avrebbe spalancato più di qualche porta,

Secondo quanto riportato da Tmz Suri, in occasione del suo 18esimo compleanno, ha rinnegato il cognome del padre, che avrebbe comunque pagato regolarmente le spese universitarie della figlia più tutti gli extra.

Perché Suri non vuole saperne più del padre?

Dopo il divorzio tra l’ex coppia d’oro hollywoodiana Katie Holmes e Tom Cruise, Suri avrebbe deciso volontariamente di non avere più alcun rapporto col padre. Secondo i ben informati Suri sarebbe stata molto turbata dalle pressioni che la madre avrebbe subito da persone vicine a Tom Cruise.

Tuttavia, come ha scritto il Daily Mail, la star hollywoodiana più volte avrebbe chiamato la figlia Suri, ma il suo telefono sarebbe sempre squillato a vuoto. “Per lei Tom Cruise non esiste più” – ha scritto il giornale e, per sancire il distacco netto e definitivo, ha rinunciato al suo cognome.

A quanto pare i rapporti tra il divo e la figlia si sono incrinati nel 2013, anche se l’attore ha fatto arrivare puntualmente i 400.000 dollari mensili di mantenimento, come previsto dall’accordo firmato al momento del divorzio. Un chiaro esempio di come i soldi non facciano la felicità e soprattutto non comprino l’affetto dei figli.