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Tajani: voli charter per italiani in fuga da Iran e Israele

Pubblicato il 19 Giugno 2025

Organizzati voli per facilitare l’uscita dai Paesi in conflitto

PALERMO, 19 giugno. Il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, ha annunciato che il governo italiano sta attivamente lavorando per facilitare l’uscita degli italiani da Teheran e Israele, paesi attualmente coinvolti in situazioni di conflitto. Durante una conferenza stampa a margine della riunione ministeriale a Taormina per la Conferenza di Messina, Tajani ha precisato che l’Italia sta organizzando dei voli charter a pagamento per i connazionali che intendono lasciare queste nazioni.

Un aiuto concreto, non un’evacuazione

Tajani ha chiarito che questi voli non devono essere confusi con un’evacuazione, ma piuttosto rappresentano un aiuto organizzativo per chi desidera abbandonare i due Paesi. I voli sono stati programmati come un supporto logistico, in quanto i costi sono a carico dei cittadini, e non coperti dallo Stato. Secondo le stime, in Israele si trovano circa 20.000 italiani, mentre in Iran erano inizialmente 450, ma attualmente sono scesi a circa 400.

La situazione delle basi Usa in Italia

Riguardo alla possibile implicazione dell’Italia nelle tensioni tra Israele e Iran, Tajani ha riferito che, al momento, non ci sono notizie che coinvolgano basi militari statunitensi nel territorio italiano. Il ministro ha anche aggiunto che non sono ancora chiare le intenzioni degli Stati Uniti in merito alla situazione.

Sicurezza e protezione delle ambasciate

Il ministro degli Esteri ha poi esternato il suo apprezzamento per l’operato del ministro degli Interni, Matteo Piantedosi, per gli sforzi messi in atto per garantire la sicurezza dei cittadini italiani e delle ambasciate italiane all’estero. In particolare, Tajani ha sottolineato l’importanza del lavoro di polizia, carabinieri e guardia di finanza, impegnati in attività di prevenzione in collaborazione con i servizi di intelligence. Nonostante l’ambasciata di Israele a Roma sia attualmente chiusa, la protezione rimane una priorità.

L’impegno del personale diplomatico

Infine, Tajani ha espresso gratitudine al personale diplomatico e non diplomatico impegnato nelle ambasciate di Tel Aviv e Teheran, sottolineando le difficoltà operative. “Le nostre ambasciate stanno affrontando condizioni di grande difficoltà, ma non possiamo abbandonarle”, ha dichiarato il ministro, ribadendo l’importanza di garantire la sicurezza degli italiani all’estero in un contesto così complesso.

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