E’ stato interdetto per un anno un funzionario del settore acquedotto dell’Asm di Taormina; il provvedimento è stato emesso dal Gip di Messina ed è relativo ad un’indagine per peculato, corruzione, turbata libertà del procedimento di scelta del contraente e violazioni alla normativa in materia di subappalto.
Nel provvedimento si dispone anche – per quattro imprenditori, il divieto temporaneo di contrattare con la Pubblica amministrazione per un periodo compreso tra 6 e 10 mesi.
L’inchiesta riguarda presunte “anomalie nell’affidamento e nella gestione dei servizi e delle attività afferenti il settore acquedotto dell’azienda”.
Dalle indagini degli inquirenti sarebbero emersi “un’eccessiva frammentazione dei lavori e un frequente ricorso alla trattativa privata o affidamento diretto a favore di un limitatissimo numero di ditte compiacenti“.
Al funzionario sarebbe stato anche contestato il fatto che “avrebbe richiesto ad un imprenditore, che accettava, di assumere a tempo determinato suo figlio, per poi dare informazioni sulle offerte presentate da ditte competitor” ed “annullando procedure già concluse, chiaramente per favorirlo”.
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