La costante attività di tutela della sicurezza alimentare e in generale di contrasto al commercio illegale ha portato, nei giorni scorsi, i colleghi del Commissariato Borgo, con la collaborazione del Personale del Dipartimento di Prevenzione ASL, al sequestro di circa 500 kg cozze nere. I controlli hanno riguardato diverse pescherie della città di Taranto e della provincia.
In particolare, in tre esercizi commerciali, i titolari sono stati deferiti alla Procura della Repubblica di Taranto per presunto commercio di sostanze alimentari nocive ed in cattivo stato di conservazione ai sensi dell’art. 444 c.p. e art. 5 lett. b) della Legge n. 283/1962 ed i prodotti ittici sequestrati e successivamente distrutti ad opera di una ditta specializzata.
A seguito di un controllo svolto presso una pescheria di Massafra, invece, è stato riscontrato che, all’interno del locale, disposte sul banco e già pronte per la vendita, vi erano circa 200 kg di cozze nere prive di etichettatura che ne attestasse la tracciabilità.
Per tale motivo, la merce è stata sequestrata e, previa apposizione dei sigilli, è stata affidata per la successiva distruzione al proprietario della pescheria a cui è stata elevata anche la sanzione di 1500 euro per violazione dell’art.18 co. 4 Reg. CE n. 178/2002 che impone l’obbligo di predisporre un sistema di tracciabilità degli alimenti destinati alla produzione alimentare.
Durante il controllo, è emerso come, all’interno dell’esercizio commerciale, svolgevano attività lavorativa, in piena autonomia, due dipendenti “in nero”.
Pertanto, al titolare della pescheria è stata anche comminata la sanzione di 1800 euro in base al nuovo Decreto Legge n.146/2021 che disciplina la materia della sicurezza del lavoro e del contrasto del lavoro irregolare. Sono in corso ulteriori indagini da parte dei poliziotti del Commissariato Borgo ai fini della più ampia tutela della salute e del rispetto della normativa che regolamenta il commercio di prodotti ittici. (Comunicato stampa)
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