Taranto: Musillo: ‘Settore mitilicoltura e pesca non accessorio, ma identitario’

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«Pensare al comparto mitilicoltura e pesca come un settore accessorio per l’economia tarantina è sbagliato per due ragioni. Primo perché dietro a quel segmento produttivo attualmente ci sono oltre 1300 addetti. Secondo perché pesca e mitilicoltura a Taranto sono una risposta eco-sostenibile ma anche un elemento identitario forte da difendere a tutti i costi». È con questo spirito che questa mattina il candidato sindaco per la “Grande Coalizione per Taranto”, Walter Musillo, prende posizione circa la protesta dei mitilicoltori tarantini in presidio di protesta sotto la sede della Prefettura di Taranto.

«Da troppo tempo questo settore, come tutta la città, paga l’insipienza della classe politico amministrativa locale, regionale e nazionale – dice Musillo – danneggiati come sono dall’immobilismo sul fronte delle bonifiche che riguardano l’area del Mar Piccolo (da sempre nursery per il novellame) , dalla lentezza sul piano delle concessioni demaniali marittime regolate dall’evanescente Piano delle Coste del Comune di Taranto, e dall’ultimo regalo del Governo nazionale che ha aumentato il canone per i titolari delle concessioni demaniali marittime del 7.95%».

«Nel progetto di “ecosistema” locale ancora una volta si dà importanza ad operazioni di facciata e non di sostanza – continua Walter Musillo – considerato che come è accaduto per Vincenzo Fornaro e le sue greggi, anche in questo caso parliamo di persone, piccole imprese, offese per ben due volte: dal disastro ambientale, e da “misure restrittive”  imposte dalla Regione Puglia che ordina la movimentazione del novellame dal Mar Piccolo al Mar Grande (Misure sanitarie per il rischio diossina e PCB) senza considerare i costi di trasferimento e reimpianto che pesano sulle spalle di questi operatori».

«Come amministrazione comunale occorrerà studiare un piano di recupero di questa importante tradizione economico-produttiva e tradizionale – sottolinea Walter Musillo – stando accanto agli operatori del settore e coinvolgendoli in un progetto di più ampia gittata che consenta agli stessi di muoversi in un ambito con regole certe, giusti indennizzi e stringenti tempi che riguardino il totale recupero del micro-cosmo del Mar Piccolo a cui dobbiamo anche gran parte della nostra storia».

«Il Comune di Taranto dovrà rivedere le sue priorità – conclude il candidato sindaco Musillo – se stare dalla parte dei grandi investimenti che riguardano le società estere che “giocano” su grandi barche a vela miliardarie o tendere la mano all’asse portante, sociale, storica ed economica di questa città».

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Dante Sebastio

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