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Tassista litiga con due turisti e distrugge i loro souvenir: arriva la punizione

Pubblicato il 6 Dicembre, 2022

Era il mese di agosto quando un tassista a Milano litigò furiosamente con due turisti australiani, “colpevoli” di voler pagare con il pos. Quella scena fu ripresa con un video e immortalò il momento in cui il tassista “servì” bruscamente i due turisti lanciando fuori dal taxi i loro souvenir.

Adesso è arrivata la decisione della commissione tecnica disciplinare che, come riporta MilanoToday, ha optato per uno stop di 45 giorni per il tassista iracondo.

Come spiegato nel documento firmato dalla dirigente Elena Sala, il tassista ha tenuto un “comportamento gravemente scorretto nei confronti dell’utente”. Anche in sede di istruttoria e durante la discussione della sanzione sarebbero emerse le gravi violazioni dell’uomo che ha provato, invano, a difendersi inviando uno scritto alla commissione.

Tassista furioso con i turisti australiani: cosa è successo?

I fatti risalgono allo scorso 22 agosto quando i turisti australiani, alla fine della corsa che li portò nella zona della stazione centrale di Milano, volevano pagare con il pos.

Il tassista non ne voleva sapere e pretendeva il pagamento in contanti, ma alla fine dinanzi alle insistenze dei turisti accettò malvolentieri di essere pagato col pos.

Dopo il pagamento, furioso e iracondo, prese i bagagli e le buste dei due turisti scagliandole a terra. In quei sacchetti, come confermato da alcuni testimoni, c’erano oggetti di un certo valore come preziosi vetri di Murano.

I due provarono a fermare il tassista per farsi risarcire, ma l’uomo fuggì via con gli sportelli e il bagagliaio ancora aperti. Un comportamento che la disciplinare ha punito con 45 giorni di stop.

Pochi giorni fa si è verificato un episodio per certi versi simili denunciato da Silvia Salis, ex atleta e vicepresidente vicaria del Coni, che ha raccontato sui social la violenta reazione di un tassista dinanzi alla sua volontà di pagare con il pos.

“Mi servono contanti, è finita la pacchia per le banche” – avrebbe detto il tassista alla Salis. Non si tratta di casi isolati, quindi è opportuno stabilire delle leggi ben chiare per regolamentare situazioni del genere ed evitare che possano ripetersi casi simili.

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