L’assessore regionale all’Autonomia e Cultura, Stefano Bruno Galli, è intervenuto, nella mattinata di lunedì 26 aprile, alla posa della prima pietra del nuovo edificio che amplia la sede storica del Teatro alla Scala di Milano. Il costo complessivo ammonta a 17 milioni di euro, cui ha contribuito anche Regione Lombardia. Il termine dei lavori è previsto per dicembre 2022. “A nome di Regione Lombardia, ente fondatore del Teatro alla Scala – ha sottolineato Galli – esprimo soddisfazione per questa importante opera di ampliamento della sede storica del Piermarini. È la dimostrazione di come nemmeno la drammatica stagione pandemica abbia impedito alla Direzione del teatro lirico più celebre al mondo di continuare a pensare il proprio futuro. E di riorganizzarsi nel modo più efficace, quando l’ampliamento giungerà alla sua conclusione”. Teatro alla Scala, Galli: significato simbolico posa prima pietra che avvenga nel giorno delle ‘riaperture’ “La cerimonia di posa della prima pietra – ha concluso Stefano Bruno Galli – assume un forte significato simbolico. Anche perché avviene nella giornata di riapertura di teatri, cinema e musei dopo le limitazioni imposte dalle misure anti pandemia. Si tratta di una prima pietra che diventa l’emblema della rinascita della cultura lombarda”.
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