Le immagini sono state riprese grazie a tre degli strumenti a infrarossi ad alta risoluzione di Webb.
La parte più attiva brilla di giovani stelle massicce, di colore blu pallido.
Sparse tra loro ci sono stelle rosse che devono ancora emergere dal bozzolo polveroso della nebulosa. Una di queste è stata colta sul fatto grazie allo spettrografo nel vicino infrarosso di NIRSpec.
Alle lunghezze d’onda catturate dal Mid-Infrared Instrument (MIRI) la nebulosa assume invece un aspetto più spettrale, perché la luce nel medio infrarosso è in grado di mostrare meglio ciò che accade in profondità all’interno delle nubi di polvere.
La Nebulosa Tarantola è particolarmente interessante per gli astronomi perché la sua composizione chimica è simile a quella delle gigantesche regioni di formazione stellare osservate nel cosiddetto ‘mezzogiorno cosmico’ dell’universo, quando il cosmo aveva solo pochi miliardi di anni e la formazione stellare era al culmine.
L'assessore Marco Falcone: "Riteniamo anche probabile il recupero di tutte le domande pervenute - grazie…
Prosegue il processo a carico degli 007 egiziani accusati di aver ucciso Giulio Regeni ed…
Fondi più che triplicati, incremento del numero delle borse di dottorato regionali
A causa del pericolo evidente e della condotta delittuosa, l'uomo di Fondi è stato denunciato…
Una storia talmente agghiacciante che sembra essere la trama orribile di un thriller-horror, invece è…
Una storia scioccante proveniente dagli Stati Uniti che risale a 3 anni fa ma che…