Pubblicato il 5 Maggio 2025
Indagini in Corso su un Caso che Ha Diviso l’Opinione Pubblica
È attualmente all’attenzione della Digos e dei carabinieri l’episodio avvenuto alla Taverna Santa Chiara di Napoli, dove una turista israeliana ha denunciato di essere stata allontanata dal locale a causa della sua nazionalità. L’accusa è stata rilanciata tramite un video, divenuto virale in poche ore, che ha acceso il dibattito sui social. Secondo la versione della cliente, il ristorante avrebbe agito in modo discriminatorio. Una tesi però contestata con forza dalla proprietaria, Nives Monda, che ha annunciato la presentazione di una querela per diffamazione contro la turista Gilli Moses.
La Ristoratrice: “Abbiamo solo espresso un’opinione politica”
Nives Monda ha spiegato pubblicamente la propria versione dei fatti, affermando che la turista, dopo aver pranzato, avrebbe iniziato a parlare ad alta voce manifestando il suo appoggio alla politica israeliana. A quel punto, secondo quanto dichiarato, lo staff avrebbe espresso la propria condanna per quanto sta accadendo in Palestina, definendo il conflitto in corso un genocidio. Da lì sarebbe partita un’escalation, con la cliente che ha accusato il locale di antisemitismo e di sostenere i terroristi, mentre la proprietaria sostiene di aver semplicemente espresso una posizione di condanna verso il governo israeliano, nell’ambito della campagna degli Spazi Liberi dall’apartheid.
Il Video Diffuso Online e le Minacce Ricevute
Nel video pubblicato dalla turista, si sente chiaramente la frase “You are a terrorism supporter” rivolta alla ristoratrice. Secondo Monda, la donna avrebbe iniziato a filmare senza alcun consenso il personale del locale e anche alcuni clienti, inclusi minorenni, per poi diffondere il materiale in rete. A seguito della diffusione del video, la titolare ha dichiarato di essere stata vittima di una campagna d’odio che ha preso corpo attraverso i social. Ha denunciato l’arrivo di messaggi anonimi contenenti gravi minacce alla sua persona, al locale e al suo staff, comprese intimidazioni di carattere sessuale e minacce di aggressione fisica.
La Difesa: “Nel Nostro Locale Accogliamo Tutti, Senza Discriminazioni”
La proprietaria ha ribadito che nel suo ristorante non c’è mai stato spazio per nessuna forma di razzismo. Ha sottolineato che il locale ha sempre accolto persone di ogni origine, fede ed etnia e che non tollererà mai esternazioni razziste di alcun tipo. Ha poi precisato che le accuse rivolte contro di lei e il suo staff sono false, come dimostrerebbe lo stesso video pubblicato dalla turista, che non documenterebbe alcuna espulsione dal locale.
Alla luce della situazione, ha annunciato l’intenzione di procedere legalmente sia contro la turista sia contro chi, sui social e sui media, ha rilanciato accuse ritenute infondate e diffamatorie.
Due Versioni Contrapposte
Nives Monda sostiene che la vicenda sia nata da una conversazione inizialmente pacifica, degenerata solo nel momento in cui ha espresso pubblicamente la sua adesione alla campagna contro l’apartheid israeliano. Dall’altra parte, Gilli Moses ha raccontato un’esperienza di discriminazione, definendo l’episodio “una vergogna” e affermando di essere rimasta profondamente scioccata dal fatto che sia accaduto in una città come Napoli, che lei considerava simbolo di accoglienza e libertà. La turista ha dichiarato di stare valutando se formalizzare la sua denuncia.
Immagine d’apertura: screenshot diffusi online