Pubblicato il 29 Ottobre 2023
Una nuova scossa è stata registrata oggi (29 ottobre) con epicentro in località Calto, in provincia di Rovigo. Secondo la Protezione civile del Veneto, il sisma ha avuto una intensità di 4,3 punti della scala Richter (20 chilometri di profondità). Una scossa che segue il terremoto di mercoledì scorso, quasi identica per magnitudo 4.2, e stesso luogo di epicentro. È in corso uno sciame sismico? Potrebbero esserci eventi più forti?. C’è il rischio di nuovi terremoti in Veneto? Le parole del presidente dell’Ingv Carlo Doglioni.
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Cosa sta accadendo?
“È sempre la stessa struttura di 3 giorni fa, spiega il presidente dell’Ingv Carlo Doglioni. “Il fronte sepolto degli Appennini sotto i sedimenti della pianura padana”. Ci sono stati 8 eventi dal 25 ottobre, tutti di bassa energia. I due eventi di 4.2 sono definiti leggeri e si sono generati nell’area dove nel luglio 2011 ci fu un terremoto di M 4.5. Da quanto finora analizzato, questi ultimi 2 terremoti sono più profondi (8-10 km) rispetto a quello del 2011 (2 km)”, risponde Doglioni alla domanda se c’è il rischio di nuove scosse.
All’origine del fenomeno c’è “un meccanismo di tipo compressivo”, ha dichiarato all’Ansa il presidente dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Carlo Doglioni. A generare il terremoto di oggi è stata in particolare la pressione del margine settentrionale degli Appennini sepolto sotto la Pianura Padana. “È una zona nota dal punto di vista sismico, in quanto si trova lungo il fronte compressivo della catena appenninica”, ha sottolineato Doglioni.
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Potrebbero esserci altre scosse?
Con la magnitudo viene rivista anche la profondità, che al momento è calcolata in 8 chilometri. “Un terremoto come questo – ha aggiunto il presidente dell’Ingv – è uno dei tanti eventi naturali del sistema tettonico italiano: si calcola che in Italia avvengono in media ogni anno 15 terremoti di magnitudo compresa fra 4,0 e 4,9”. Doglioni spiega ancora che, “è impossibile sapere se questo terremoto sia un precursore di eventi più forti”.

