Pubblicato il 21 Maggio 2024
Le metropoli italiane stanno diventando sempre più delle vere e proprie giungle urbane, dove c’è il rischio di essere aggrediti senza un reale motivo ad ogni ora del giorno e della notte. Solo pochi giorni fa uno sbandato ha colpito violentemente delle donne alla stazione Termini di Roma, vittime che sceglieva a caso, ma questo è solo uno dei tanti episodi che testimoniano la pericolosità delle città italiane. Un altro grave fatto si è verificato ad Ivrea, comune di Torino, dove una donna ferma al semaforo è stata aggredita da uno squilibrato in stato di agitazione, dovuto probabilmente all’uso di sostanze stupefacenti e alcoliche, armato di una mazza chiodata.
L’aggressione al semaforo
La donna era tranquillamente ferma al semaforo, quando un 23enne ha aperto la portiere della sua auto e l’ha minacciata con una mazza chiodata, intimandole di scendere altrimenti l’avrebbe uccisa. La donna, scioccata e terrorizzata, è riuscita a scendere in tempo dall’auto, ma il ragazzo non ha desistito e l’ha inseguita. La donna ha trovato rifugio in un bar e solo allora il 23enne si è fermato.
È così partito l’allarme alle forze dell’ordine e sul posto sono prontamente intervenuti i carabinieri del Nucleo Radiomobile della compagnia cittadina, che dopo aver perlustrato tutta la zona hanno identificato il folle, che nel frattempo stava continuando a terrorizzare i passanti armato della mazza chiodata.
I militari sono stati costretti a ricorrere allo spray dato a loro in dotazione per disarmare e arrestare il ragazzo, accusato di rapina aggravata e porto d’armi od oggetti atti ad offendere. In seguito ad una perquisizione è stato trovato il telefonino che apparteneva alla donna aggredita nella sua auto.