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Torino, Paragone alle proteste per Draghi: “Ora mi faccio arrestare” (VIDEO)

Pubblicato il 5 Aprile, 2022

“Io sono un senatore della Repubblica, o mi fate passare o mi arrestate”, così Gianluigi Paragone.

Il leader di Italexit, si rivolge agli agenti di polizia che bloccano i partecipanti alla manifestazione di protesta contro l’arrivo del presidente del Consiglio, Mario Draghi, a Torino per firmare con il sindaco Stefano Lo Russo il “Patto per Torino”, un accordo grazie al quale la città potrà ripianare le casse del Comune grazie a un ingente finanziamento del Governo. Solo per il 2022 sono 70 i milioni di euro dei quali potrà godere l’amministrazione comunale. I finanziamenti però sono vincolati a quattro obiettivi che devono essere raggiunti, tra questi ci sono l’aumento dell’Irpef e la riscossione dei crediti. 

Insieme con Paragone in piazza sono scese varie anime del mondo dei no green pass. L’ingresso di via Garibaldi è stato sbarrato dalla polizia. 

Paragone ha ripreso la scena con una diretta sui social, durante la quale ha cercato di forzare il blocco dei poliziotti.

William de Vecchis, appreso di quel che era successo al leader del suo partito, durante il suo intervento in Senato ha parlato di “Dittatura della maggioranza. Il Parlamento è stato umiliato, siamo di fronte alla monarchia di Mario Draghi”

LE PROTESTE

I primi a scendere in piazza sono stati i tassisti che si sono radunati in piazza Vittorio intorno alle 9 della mattina. Preannunciano un presidio statico contro il decreto di legge concorrenza, nel mirino l’articolo 8. Loro chiedono i decreti attuativi della riforma del settore taxi e noleggi con conducente; il non inserimento del servizio pubblico taxi nella direttiva Bolkestein; una regolamentazione del settore dei servizi digitali.

Protesta in piazza Palazzo di Città dove un centinaio di attivisti no green pass si sono radunati sotto il motto “Draghi Torino non ti vuole”. Tra questi anche Marco Liccione, il leader della “Variante torinese”. Schierati a difesa del Comune polizia e carabinieri.

A Porta Palazzo si sono radunati gli esponenti del blocco sociale torinese. Tra questi l’USB, Rifondazione Comunista e Potere al Popolo.

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