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Torino: portano la torta da casa e il ristorante mette 15€ in più sullo scontrino per averla tagliata

Pubblicato il 11 Settembre, 2023

L’estate volge al termine ma l’epopea degli scontrini pazzi non si è affatto conclusa. Si pensava che lo scontrino con il volto di Mussolini in un bar del veronese fosse l’ultima puntata infinita della saga degli scontrini pazzi, invece non è così ed è scoppiata una nuova polemica social dopo che un uomo ha raccontato di aver dovuto pagare 15 euro per il taglio della torta.

15 euro per tagliare la torta: “Che caduta di stile”

L’uomo in questione è Fabio Bregolato, residente a Rosta, che ha raccontato della sua serata passata in compagnia di amici e parenti in un ristorante di Pino Torinese per festeggiare un compleanno.

“Eravamo in dieci – ha scritto Bregolato su Facebook – pizza ottima e servizio ben fatto ma…. 15 euro per tagliare una torta portata da noi è stata proprio una caduta di stile”.

Al post è stato allegando anche lo scontrino e ha poi aggiunto: “Potevano pure passarci sopra, non mi è mai capitato in 40 anni (e di pizze ne ho mangiate parecchie) che un locale applicasse un sovrapprezzo per tagliare una torta”.

Ha poi specificato che aveva chiarito espressamente alla pizzeria che avrebbero portato una torta da fuori: “La pizzeria non poteva far fare un dolce ma ha detto che potevamo portare noi una torta da fuori”.

La replica del titolare

Un episodio molto simile si è verificato nel mese di agosto a Palermo, dove i commensali hanno dovuto pagare 20 euro in più per il taglio della torta. Anche in questo caso il popolo social si è diviso: alcuni hanno dato ragione al cliente e altri al titolare del ristorante.

I titolari hanno però replicato prontamente: “Lo abbiamo segnato regolarmente nello scontrino e ci paghiamo le tasse. È un servizio e come tale ha un costo”.

A differenza di quanto sostenuto da Bregolato, i ristoranti hanno dichiarato di non essere stati avvisati della torta portata da fuori: “Al momento della prenotazione non ha detto nulla. Quando è arrivato ci ha mostrato la torta e ha detto “Ci pensate voi?” Niente altro. Noi non siamo tenuti a fare questo servizio, anche perché rischiamo a servire qualcosa che non produciamo noi. Lo sappiamo bene, siamo specializzati in prodotti per celiaci e intolleranti”.

Quando hanno constatato che la torta era confezionata hanno accettato, ma hanno motivato il sovrapprezzo di 15 euro: “La torta era minuscola, da non più di sei persone ed erano in dieci. La cameriera ha portato la torta in cucina e con fatica è riuscita a ricavare dieci fettine accettabili, le ha sistemate nel piatto in modo molto carino proprio per far fare bella figura al cliente nonostante le esigue porzioni.

Insomma tra taglio, sistemazione e servizio al tavolo ci si è dedicata 25 minuti, tempo nel quale non ho potuto farle fare altro”.

Un tempo che è stato quantificato in un sovrapprezzo di 15 euro e, ancora una volta, si sono schierate due fazioni diverse sui social per una battaglia che probabilmente non avrà mai un fine.

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