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Trading online: attenzione a inflazione USA, banche centrali e materie prime

Pubblicato il 20 Settembre, 2022


Sono ormai diversi mesi che l’inflazione viaggia a ritmi elevati. L’argomento continua a tenere banco, con l’attenzione degli analisti fortemente rivolta sulla comunicazione dei dati ufficiali sulla fiammata dei prezzi negli Stati Uniti.

Nonostante gli interventi della Fed, l’inflazione USA non ha rallentato quanto si sperava: la notizia ha avuto effetti piuttosto importanti sui mercati: le speranze di un allenamento della politica monetaria da parte della Federal Reserve sono state spazzate via.

Ora tutti si aspettano un nuovo maxi rialzo dei tassi, che probabilmente sarà dello 0,75%, ma non si può escludere del tutto un rialzo di cento punti base. Le banche centrali sono le osservate speciali del momento.

Anche la Bce ha deciso di ritoccare i tassi dello 0,75% e nella prossima riunione della banca d’Inghilterra verrà deciso se il rialzo sarà di 50 o 75 punti base. Nel mentre i prezzi delle materie prime continuano a volare e chi opera nel trading online deve muoversi con estrema cautela.

Come fare trading online nello scenario attuale


Lo scenario attuale sembra quasi in contrasto con l’estrema semplicità con cui è possibile aprire un conto di trading online.

Grazie ai broker e alle loro piattaforme, è sufficiente avere un dispositivo connesso ad internet ed un piccolo capitale per avere accesso ai mercati finanziari ed iniziare ad investire in azioni, valute, materie prime, criptovalute e così via. Ma il trading è un’attività complessa, che comporta dei rischi: per raggiungere dei risultati bisogna essere preparati e intraprendere un adeguato percorso di formazione, avvalendosi di risorse didattiche chiare ed esaustive.

Al giorno d’oggi, è possibile trovare materiale di approfondimento anche sul web, su portali specializzati come TradingOnline.wiki, che mette a disposizione recensioni, guide e analisi costantemente aggiornate sul mondo degli investimenti online.

In questo modo sarà possibile disporre di tutto quello che serve per cominciare ad investire sui mercati finanziari con le giuste competenze.

L’inflazione non si ferma: le mosse delle banche centrali


La comunicazione dei dati sull’inflazione USA ha avuto effetti pesantissimi. L’indice dei prezzi al consumo è sceso dall’8,5% all’8,3%, ma il rallentamento è stato inferiore alle attese, facendo capire che la stretta della Fed non può ancora essere allentata.

Wall Street ha vissuto la sua seduta peggiore dell’anno, con il Nasdaq che ha perso il 6% e lo S&P che è calato del 4% in un solo colpo. Ma l’andamento pesante della borsa di New York ha trascinato in zona negativa anche le piazze europee.

Amsterdam, Francoforte e Madrid sono quelle che hanno subito i cali più importanti nel Vecchio Continente, ma anche Parigi, Milano e Londra hanno avuto grandi difficoltà. Nell’Eurozona l’inflazione ha raggiunto il livello record di 9,1% e la Bce ha già deciso di alzare i tassi di interesse dello 0,75%. La banca centrale inglese ha rimandato la sua riunione per la morte della regina, ma anche la BCE sembra indirizzata verso una stretta importante (tassi su dello 0,50% o dello 0,75%).

Quotazioni delle materie prime in rialzo


Occhi puntati sulle mosse delle banche centrali, ma non solo: chi opera sui mercati finanziari deve tenere sotto controllo anche la situazione relativa alle materie prime, le vere protagoniste della fiammata dei prezzi.

Entro il 30 settembre la Commissione Europea dovrebbe prendere una decisione sull’introduzione di un tetto al prezzo del gas proveniente dalla Russia, ma nel mentre la quotazione continua a salire, con forti oscillazioni legate anche all’andamento della guerra.

Le materie prime energetiche stanno volando, ma anche i prezzi di quelle che non rientrano in questa categoria hanno raggiunti livelli mai visti prima. Gli operatori del trading online seguono con grande attenzione l’olio di soia ed il cobalto, che rispetto al periodo pre-covid sono aumentati rispettivamente del 126% e del 102%. Tra le altre commodity da monitorare ci sono anche l mais, il cotone ed il nichel.

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