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Bari

Traffico di armi da guerra ed esplosivi, condannato l’ex giudice De Benedictis

Pubblicato il 28 Giugno, 2022

Il 29 aprile 2021 la scoperta di un’arsenale nella villetta alla periferia di Andria (Bat), ora la richiesta di condanna avanzata dalla procura di Lecce che è arrivata oggi ed è di dodici anni e otto mesi di reclusione più 64.800 euro di multa. Rischia grosso, quindi, l’ex giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Bari, Giuseppe De Benedictis, in relazione alla scoperta fatta poco più di un anno fa. La richiesta è stata avanzata dal pm Alessandro Prontera, al termine del processo con rito abbreviato nel quale è imputato anche l’imprenditore agricolo Antonio Tannoia, proprietario dell’immobile, per il quale è stata chiesta la condanna a 12 anni e 8 mesi di reclusione più 78mila euro di multa.

Parere favorevole, infine, alla richiesta di patteggiamento avanzata dal caporal maggiore dell’esercito, Antonio Serafino, a cinque ani di reclusione. L’arsenale in questione era composto da più di 200 pezzi tra fucili mitragliatori, fucili a pompa, mitragliette comunemente usate dalla criminalità organizzata in agguati armati (tra gli altri, 2 kalashnikov, 2 fucili d’assalto AR15, 6 mitragliatrici pesanti Beretta MG 42, 10 MAB, 3 mitragliette UZI), armi antiche e storiche, pistole di vario tipo e marca, esplosivi, bombe a mano ed una mina anticarro, oltre a circa 100mila munizioni di vario calibro).

La sentenza del Gup di Lecce, Laura Liguori, è arrivata oggi e ha confermato le condanne per i due imputati. I due sono stati accusati, in concorso con il caporal maggiore capo scelto dell’esercito Antonio Serafino, che ha patteggiato la pena a 5 anni, di traffico di armi da guerra, del relativo munizionamento e anche di ricettazione. Le armi sono state sequestrate.

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