Pubblicato il 1 Febbraio 2025
Nulla di fatto anche sul terzo trasferimento nel centro di Gjader: è arrivato il “no” dei giudici al trattenimento.
La Corte di appello di Roma ha bocciato il trattenimento nel centro di Gjader dei migranti, con una decisione che rinvia alla Corte di giustizia europea il compito di diramare i dubbi sul fatto che un Paese possa definirsi come sicuro, “quando le condizioni sostanziali per la sua designazione non sono soddisfatte per alcune categorie di persone”.
In buona sostanza, ciò significa ancora una volta la liberazione dei 43 richiedenti asilo, che rientreranno a Bari questa sera (1 febbraio). Altri sei erano già stati trasferiti in Italia nei giorni scorsi perché minorenni o vulnerabili.
Lo ‘stupore’ della Meloni, l’opposizione sul piede di guerra
Il governo reagisce con “grande stupore”, perché – spiegano da Palazzo Chigi – che “non c’è la necessità di aspettare il pronunciamento della Corte di giustizia europea”. E viene aggiunto che gli uffici sono “al lavoro per superare anche questo ostacolo”.
Di tutt’altro avviso l’opposizione che attacca a testa bassa. “Ostacolo? Di cosa parla palazzo Chigi”, si chiede la responsabile giustizia del Pd, Debora Serracchiani. ”L’ufficio stampa del governo ci spieghi cosa intende per ‘Ostacolo’. Sta forse parlando del sistema giudiziario italiano? Sta chiedendo ‘pieni poteri’?”
Elly Schlein: “Chiederemo di avere il resoconto di tutti i costi sostenuti dallo Stato in questa missione”
“Chiederemo – annuncia Elly Schlein – di avere il resoconto di tutti i costi sostenuti dallo Stato in questa missione. Secondo le nostre stime, siamo ormai a oltre un miliardo di euro che poteva essere investito per assumere infermieri e medici nei reparti svuotati della sanità pubblica”.
L’Italia, dice il leader di Iv, Matteo Renzi, “Sta sprecando milioni in Albania per una scelta irragionevole, illogica, illegale di Giorgia Meloni. Immagino che la sorella d’Italia sappia che dovrà pagare di tasca propria per questo assurdo spreco di soldi pubblici”.
Alfonso Colucci e Alessandra Maiorino (M5S): “Errare è umano, perseverare è una prerogativa del Governo Meloni”.
Secondo il segretario di +Europa Riccardo Magi, “E’ la pietra tombale sulle politiche migratorie messe in atto finora da Giorgia Meloni tra forzature giuridiche e colpi di mano parlamentari”.
E il leader di Avs Nicola Fratoianni allude a un “finale già scritto”: “Ora Meloni non usi questo episodio per fare la vittima e accusare la magistratura del nostro Paese”
Fratelli d’Italia difende la premier: “Resistenza da parte di un pezzo della magistratura italiana”
Galeazzo Bignami (Fratelli d’Italia) denuncia “L’atteggiamento di resistenza da parte di un pezzo della magistratura italiana nei confronti delle misure adottate per garantire la sicurezza e contrastare l’immigrazione irregolare”.
“Ancora una volta – continua Bignami – ci troviamo di fronte a una presa di posizione che sembra andare oltre l’ambito giuridico, assumendo una connotazione politica e ostacolando l’azione del governo Meloni”.
Per Maurizio Gasparri (Fi) continua “L’opera di boicottaggio della magistratura italiana alle politiche di sicurezza per contrastare l’immigrazione clandestina”.