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Treviso, 55enne ritrovato senza vita nella sua abitazione colpito da una misteriosa malattia in Congo

Pubblicato il 18 Dicembre 2024

Andrea Poloni, un uomo di 55 anni residente a Trevignano, in provincia di Treviso, è stato trovato morto nella sua abitazione pochi giorni dopo essere tornato da un viaggio in Congo. L’uomo aveva mostrato sintomi compatibili con una misteriosa malattia che ha già causato 143 vittime nella nazione africana.

Nei giorni precedenti il decesso, Poloni aveva avuto febbre alta ma aveva scelto di non assumere farmaci. Martedì 17 dicembre, la figlia, preoccupata per l’assenza di notizie, si è recata a casa del padre, dove lo ha trovato privo di vita, con tracce di sangue fuoriuscite da naso e bocca.

Una malattia ancora da decifrare

Secondo le autorità sanitarie del Congo, la malattia che provoca febbre emorragica sarebbe una forma grave di malaria aggravata da complicazioni respiratorie e malnutrizione. Tuttavia, l’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) mantiene un approccio cauto: interpellata da Usa Today, l’Oms ha dichiarato che la causa della malattia non è ancora stata determinata con certezza e che ulteriori analisi di laboratorio sono in corso.

Dalla provincia sud-occidentale di Kwango, dove il focolaio è stato segnalato, sono stati registrati finora 592 casi dal mese di ottobre, con un tasso di mortalità del 6,2%.

Un caso sospetto in Veneto

Andrea Poloni, elettricista appassionato di fotografia e coltivazione della canapa, si trovava in Congo per un progetto umanitario insieme alla sua compagna, Carol Yanga Ilako, originaria del Paese africano ma residente in provincia di Belluno. “È accaduto ciò che Andrea temeva di più: diventare il paziente zero di questa febbre del Congo”, ha raccontato Carol in un’intervista a La Repubblica.

La morte di Poloni rappresenta il terzo caso sospetto legato alla malattia in Italia, dopo due episodi non letali registrati nelle scorse settimane in Toscana e Calabria.

Indagini in corso

Gli accertamenti diagnostici sono in corso, con il supporto dell’Istituto Spallanzani di Roma, per identificare con precisione l’origine del decesso. In una nota congiunta, il Ministero della Salute e l’Istituto Superiore di Sanità hanno riportato che Poloni non si era rivolto a strutture sanitarie né aveva seguito alcun trattamento farmacologico durante il decorso dei sintomi.

La Regione Veneto ha attivato le misure di sorveglianza sanitaria previste dal protocollo. La figlia dell’uomo, unico contatto stretto identificato, è stata posta in isolamento fiduciario domiciliare come misura precauzionale.