“ Troppe chiacchiere, annunci e false promesse sono state spese in questi anni sul futuro di Piombino”

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COMUNICATO FIM-FIOM-UILM

Da uno stringato comunicato come Fim-Fiom-Uilm abbiamo appreso di un incontro che si è tenuto a Roma tra il Ministro Giorgietti e Sajjan Jindal. Un incontro ritenuto proficuo nella nota del MiSE.

Nell’ultimo sciopero del 7 Luglio con la manifestazione a Roma, Fim-Fiom-Uilm avevano richiesto a gran voce che il Ministro doveva confrontarsi rapidamente sul futuro di Piombino con i massimi vertici del gruppo Jsw e riteniamo quest’incontro sia un primo risultato concreto ottenuto con la mobilitazione dei lavoratori.

Dalla nota del Ministero ancora una volta apprendiamo che la politica locale e regionale non era presente al tavolo mentre riteniamo che dovrebbero essere tra gli attori principali visto che si sta delineando il futuro del Comprensorio e apprendiamo che sono state condivise le linee guida di un piano industriale, definito “realistico e sostenibile” per un progressivo rilancio del sito piombinese.

Non comprendiamo questo lasciar decidere tutto nei palazzi romani, senza un minimo di reazione, dando quasi il segnale di essere pronti ad accettare supinamente tutto ciò che sarà deciso da altri per Piombino, magari lamentandosi solo successivamente e incolpandosi gli uni con gli altri.

Siamo ancora in attesa della Giunta Regionale promessa a Fim-Fiom-Uilm dal Presidente Eugenio Giani sulla questione del polo siderurgico piombinese che doveva tenersi a Piombino un mese fa.

Siamo ancora in attesa di avere aggiornamenti dal Sindaco di Piombino dopo gli ultimi incontri in cui come Fim-Fiom-Uilm gli avevamo dato gli aggiornamenti sulle Vertenze Liberty e Jsw, in cui ci aveva annunciato che avrebbe contatto la segreteria del Ministero con cui aveva costanti contatti.

Ricordiamo che dalla fermata dell’altoforno, dal 2014 al 2018 sono stati siglati e riaggiornati vari Accordi di Programma firmati dalle Istituzioni Nazionali ma anche dal Comune e dalla Regione Toscana, con l’obiettivo chiaro di garantire la completa occupazione tramite il ritorno a produrre acciaio in maniera ecosostenibile.

Ricordiamo a Luglio 2018 fu l’allora Sottosegretario Dario Galli a siglare l’accordo
in cui veniva formalizzato il passaggio di proprietà dello stabilimento ex Lucchini dagli algerini di Cevital agli indiani di Jsw Steel Italy e fu sottoscritto proprio al Mise il nuovo Accordo di programma per la reindustrializzazione e la riqualificazione ambientale dell’area di Piombino che prevedeva il riassorbimento di tutti i lavoratori e la riconversione ecologica della siderurgia di Piombino.

Appreziamo che sia stato condiviso un percorso tra Ministro e la Proprietà indiana ma vogliamo ricordare che il Governo e le Istituzioni devono essere le prime a rispettare gli accordi siglati.

Bene che si stia lavorando sul dossier che prevede un coinvolgimento di Invitalia per un ingresso nella società, ma apprendiamo che nella nota però viene definito “eventuale” mentre il precedente Ministro Patuanelli e rappresentanti del Governo lo avevano dato per certo lo scorso Settembre.

Prima di dare un nostro giudizio chiaramente come Fim-Fiom-Uilm vogliamo capire e conoscere quali sono le linee guida condivise di questo piano industriale realistico e sostenibile per un progressivo e concreto rilancio del sito piombinese.

Troppe chiacchiere, annunci e false promesse sono state spese in questi anni sul futuro di Piombino, adesso occorre atti e fatti concreti con tempistiche certe e garantite.

Ricordiamo che sono state proprio Fim-Fiom-Uilm le prime a chiedere a gran voce che la commessa decennale di rotaie per Rfi deve essere prodotta a Piombino ma concessa solo dopo aver avuto la garanzia di investimenti certi sui treni di laminazione e sull’acciaieria elettrica.

Chiediamo che il Viceministro Alessandra Todde tratti tutte le vertenze e tutti i lavoratori con la stessa dignità, senza farsi attrarre da questioni mediatiche, e trasformi la convocazione del 29 Luglio in una riunione in presenza, seppure ovviamente nel rispetto di tutte le regole Covid19 e magari valuti di farla direttamente a Piombino come ha fatto recentemente per un’altra importante vertenza Toscana.

Apprezzeremmo se il Viceministro e lo stesso Ministro venissero a conoscere di persona anche il nostro stabilimento ed i suoi 1700 lavoratori, visto che da mesi si sente parlare di Piombino inserito in un Piano della siderurgia nazionale di cui non conosciamo ancora nulla. Potrebbe essergli molto utile venire a visitare il secondo polo siderurgico italiano.

In attesa dell’incontro del 29 Luglio come Fim-Fiom-Uilm ci attiveremo fin dai prossimi giorni per chiedere un confronto alla Proprietà Jsw e ci farebbe piacere se lo stesso Sajjan Jindal, visto che è venuto in Italia, volesse venire a conoscere il pessimo stato in cui si trova il suo stabilimento e le condizioni in cui si trovano i suoi collaboratori che al Metropolitan, nel lontano 2018, aveva definito come una famiglia.

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Barbara Noferi

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