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Trump

Trump sotto assedio: Dazi dichiarati “illegali” e rottura con Elon Musk

Pubblicato il 29 Maggio 2025

Dazi dichiarati “illegali” da una corte federale

Donald Trump è al centro di un doppio terremoto politico e giudiziario.
Una corte statunitense ha bocciato come “illegali” i dazi imposti dall’ex presidente, mettendo in discussione la legittimità delle sue scelte in materia economica.
La US Court of International Trade, composta da tre giudici (nominati rispettivamente da Reagan, Obama e dallo stesso Trump), ha stabilito che l’International Emergency Economic Powers Act del 1977 non conferisce al presidente il potere di imporre dazi in modo illimitato.

“La legge del 1977 non attribuisce al presidente un’autorità senza limiti per colpire le importazioni da quasi ogni parte del mondo”, si legge nella sentenza.
Di conseguenza, i dazi applicati da Trump sulla base di questa normativa vengono annullati, aprendo un fronte legale destinato probabilmente a finire alla Corte Suprema.

La decisione ha suscitato la rabbia della Casa Bianca: Stephen Miller, vice capo dello staff, ha denunciato un “colpo di Stato giudiziario”, accusando i giudici di intromettersi in ambiti riservati all’esecutivo.

Elon Musk prende le distanze e attacca apertamente

Come se non bastasse, Trump incassa anche la rottura con uno dei suoi sostenitori più visibili: Elon Musk.
Dopo mesi di collaborazione e apparente sintonia, il CEO di Tesla e SpaceX ha espresso forti critiche nei confronti della legge di bilancio promossa dalla Casa Bianca.

“Deluso” dal disegno di legge, Musk ha accusato Trump di contribuire all’aumento del deficit e di ostacolare l’efficienza del governo.
Il miliardario ha dichiarato: “Migliorare la macchina federale è una battaglia durissima. È tutto peggio di quanto immaginassi”, lamentando una burocrazia paralizzante.

Musk non ha risparmiato neanche il celebre “big, beautiful bill”, la legge simbolo del programma di Trump:
“Può essere ‘big’ o ‘beautiful’, ma non entrambi”, ha ironizzato. Secondo le stime, questo provvedimento potrebbe far crescere il deficit di 3.800 miliardi di dollari in dieci anni, vanificando l’obiettivo trumpiano di tagliare gli sprechi pubblici per 1.000 miliardi.

La frattura si allarga: nuove difficoltà al Congresso

Le parole di Musk suonano come un assist per gli oppositori del tycoon.
La legge di bilancio, già approvata alla Camera con un solo voto di scarto, rischia ora di affondare al Senato, dove il sostegno appare ancora più fragile.

Nonostante le critiche, Trump ha difeso il disegno di legge, definendolo “bellissimo” e dicendosi fiducioso in ulteriori modifiche durante il percorso legislativo.

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